Torneo nazionale di fine anno a Bastia Umbra per l'Under 14 Brandini Grosseto
Gli orrori della guerra
L’opinione di Maria Francesca Aramini Grosseto: Un nuovo giorno è sorto, ma prima delle previsioni meteo abbiamo cercato notizie sull’Ukraina. In questo Paese che ci sembrava tanto lontano c’è la guerra, terribile parola anche a solo nominarla. Pochissimi ricordano la guerra che nel 45 lasciò macerie e dolore, pochi hanno vissuto le conseguenze di quel dramma, ma i più conosco questo dramma solo per aver visto immagini in televisione o ne hanno letto.
Il web e la televisione ora, quello che un tempo era lontano, entra nelle nostre case con tutta la sua ferocia. La paura che attanaglia gli Ucraini ora ci colpisce e coinvolge, è terribile vedere come questo popolo sia rimasto solo contro questa belva pronta a sbranare un territorio pacifico e civile.
Le nazioni stanno studiando come sanzionare la Russia, parlano di sostegno alla popolazione, invocano il dialogo, mentre il popolo ucraino fugge terrorizzato sotto le bombe. I confini ormai violati, Aereoporti occupati, città sotto attacco con missili e bombe, mentre il mondo guarda e studia a tavolino come punire il cattivaccio. Nessuno vuole partecipare con uomini e mezzi in aiuto alla Nazione amica, ed è una scelta condivisibile salvo chiedersi cosa farebbero se fossero i nostri confini ad essere sotto scacco.
Perché l’ONU non ha inviato subito i Caschi Blu almeno come deterrente? A cosa servono le Nazioni Unite se davanti ad un dramma di questa portata non sono più unite? Ogni minuto che passa la situazione appare più grave e le motivazioni di Putin non giustificano un attacco armato. Bombardamenti su Kiev fanno temere un attacco imminente, e mentre i Paesi amici sparano pacchetti di sanzioni per risposta Putin lancia bombe. Sanzioni che colpiranno anche i Paesi europei, e continuare a dimostrare solidarietà all’Ukuaina nelle piazze sfilano folle di dimostranti contro la Russia.
Cosa dovremmo fare? Non tocca noi a deciderlo, e mentre gli Ucraini muoiono sotto le bombe tratteniamo il fiato in attesa, purtroppo, di notizie che temiamo sempre peggiori.