“Gli Etruschi di Casenovole”. Ecco la mostra-evento

A Grosseto, Museo Archeologico e d'arte della Maremma, 11 giugno 2022 - 8 gennaio 2023. Presentato anche il logo simbolo del piano strategico della cultura 2022-2026.

Grosseto: “Gli Etruschi di Casenovole. Passato remoto di una comunità” è il primo racconto di una microstoria inedita, in gran parte ancora da scrivere.

La mostra espone i materiali della necropoli di Casenovole e prova a restituire, così, la complessità di un contesto poco noto, in un territorio che solo negli ultimi anni ha iniziato a ricevere le giuste attenzioni dal mondo scientifico grazie ad una serie di indagini condotte da ricercatori di diversi Enti e Istituti.


Il progetto “Gli Etruschi di Casenovole. Passato remoto di una comunità” prevede due momenti distinti: uno a Casal di Pari, nella necropoli di Casenovole, l’altro a Grosseto, nel Museo Archeologico e d’Arte della Maremma.

Il primo momento condiviso, una preview della mostra di Grosseto che sarà inaugurata sabato 11 giugno, si è svolto domenica 5 giugno: un evento pensato anche per un pubblico di non specialisti, con i visitatori accolti da un ballo a tema etrusco, realizzato dalla compagnia Vita Nova, e accompagnati all’interno dei sepolcri. Dopo la visita alla necropoli, una breve rappresentazione di un corteo funebre con giochi e danze curati dal gruppo teatrale Teatro Studio.

La mostra organizzata al MAAM di Grosseto sviluppa un percorso di visita articolato in quattro distinti spazi, declinato in modo diverso a seconda degli ambienti. Grazie all’alternanza di supporti informativi e infografica, reperti, supporti e approfondimenti multimediali, il visitatore potrà ripercorrere lo sviluppo della necropoli dal IV al III secolo a.C. nel contesto della Valle dell’Ombrone e dei territori limitrofi, in relazione alle dinamiche di occupazione territoriale delle grandi città etrusche (Roselle, Chiusi e Volterra).

L’obiettivo è quello di illustrare, grazie a ricostruzioni in scala 1:1, la disposizione dei corredi nei sepolcri e l’associazione con i cinerari rinvenuti.

Al suo ingresso, il visitatore sarà proiettato nella necropoli di Casenovole e nel contesto storico di riferimento. La time laps permetterà non solo di definire le principali tappe della società etrusca, ma soprattutto permetterà di collocare la vicenda storica della necropoli di Casenovole nel contesto generale dell’Etruria.

Nella sala 1, a destra dell’ingresso, saranno esposti i materiali delle tombe 3, 7 e 11. Nella stessa stanza saranno esposte la porta in pietra della tomba 7 e una selezione di materiali dalla tomba 11.

Nella stanza 2, a sinistra dell’ingresso, nelle vetrine a muro saranno esposte le tombe 6, 9 e 10 e, in una ricostruzione in scala 1:1, la tomba 1.

Chiuderà il percorso una stanza dedicata ad approfondimenti multimediali: un video con interviste a storici, archeologi, volontari o semplici appassionati che hanno partecipato al progetto e, a seguire, un video con il volto ricostruito di due individui, un uomo e una donna.

“Una mostra di alto livello – commentano il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, l’assessore alla cultura Luca Agresti – che consente di fare luce su un angolo della nostra storia comune che per troppo è rimasto nascosto. Reperti, supporti multimediali, approfondimenti: il visitatore avrà a disposizione ogni strumento per scoprire questo affascinante mondo. Grazie al MAAM per l’impegno e l’organizzazione, che pone ancora una volta Grosseto al centro di un’offerta culturale accuratamente selezionata e inserita nel solco della propria storia e tradizione”.

Le origini del progetto risalgono al 13 luglio 2007 quando nasceva l’Associazione Archeologica Odysseus, piccola realtà di ricerca fondata, a Casale di Pari (GR), da alcuni giovani archeologi e appassionati di storia locale.

Fin dall’origine le attività del gruppo vennero coordinate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Comune di Civitella Paganico. In questo contesto il 4 agosto dello stesso anno partì il Progetto Primus, finalizzato allo scavo e al recupero di una piccola tomba a camera già violata in località Boschetto nell’area di Casenovole. Il sepolcro, contro ogni previsione, era inviolato e conteneva ventinove sepolture rimaste intatte per oltre 2000 anni.

A quindici anni dall’inizio delle ricerche, e dopo 11 tombe scavate, i tempi sono maturi per condividere con il grande pubblico i primi risultati di questo prezioso lavoro di scoperta e di conoscenza di un territorio la cui storia deve essere, in gran parte, ancora scritta.

Le sepolture più antiche, in uso dagli inizi del IV secolo a.C. e concentrate a ridosso dell’odierna strada provinciale, presentano dimensioni maggiori di quelle più tarde e accoglievano prevalentemente inumati con corredi molto articolati che comprendevano ceramiche figurate e oreficerie raffinate, come l’anello d’oro con scarabeo girevole e le foglie d’oro, rinvenuti nelle tombe omonime.

Le tombe più recenti, databili a partire dalla seconda metà del III secolo a.C., sono invece contraddistinte dal rito della cremazione e hanno restituito corredi più essenziali costituiti, per lo più, da olle in ceramica acroma, manufatti in bronzo e oreficerie semplici.

Nell'occasione è stato presentato il logo ufficiale del Piano Strategico della Cultura del Comune di Grosseto. Il logo ricalca in gran parte quello che ha accompagnato la candidatura di Grosseto a Capitale Italiana della Cultura per il 2024 con il concept naturalmenteculturale, simbolo dell'unione fra patrimonio ambientale e patrimonio culturale nell'intero territorio di Maremma. Il periodo 2022-2026 sta proprio ad indicare quello che è l'intento del Comune di Grosseto per i quattro anni che seguiranno, ossia quello di trasformare il dossier di candidatura nel piano strategico della cultura, in linea con gli obiettivi previsti e in piena sinergia e connessione con tutti gli stakeholder che hanno sostenuto Grosseto, classificatasi tra le prime 10 finaliste per il titolo a Capitale Italiana della Cultura 2024 nel marzo di quest'anno. L'impegno è quello di 'fare squadra' ancora una volta, consolidare le basi progettuali già tracciate e le alleanze in parte costruite e realizzare un programma di eventi ed iniziative che potranno coinvolgere e valorizzare non solo il territorio comunale ma tutta la Maremma nei suoi aspetti più noti, quali appunto la natura del suo paesaggio e della cultura dei suoi bellissimi luoghi.