Giornata Europa: le iniziative del Consiglio regionale

Presentati gli eventi in programma. Venerdì 6 maggio Josep Borrell incontra i giovani toscani.Il presidente dell’Assemblea legislativa: “L’Europa è casa nostra”.Il presidente della commissione per le politiche europee Francesco Gazzetti: “C’è bisogno di un’Europa più unita, che unisce e non divide”.

di Federica Cioni e Emmanuel Milano

 

Firenze: “C’è bisogno di più Europa. Il 9 maggio è la nostra Festa e l’Europa è casa nostra”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha presentato le iniziative dedicate alla ‘Giornata dell’Europa’ a cominciare dall’incontro di venerdì 6 maggio al teatro La Compagnia di Firenze quando Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della commissione Europa, incontrerà i giovani toscani e avrà modo di confrontarsi con loro su temi di stretta attualità.

Ed è proprio ai giovani e per i giovani che il Consiglio regionale intende dedicare questa Giornata. Lo ha spiegato bene Mazzeo nel corso della conferenza stampa insieme a tutto l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa e ai componenti della commissione per le politiche europee: “I giovani sono il futuro della nostra Unione e a loro vogliamo dire che c’è bisogno di più Europa, è il nostro destino. Proprio come con la pandemia e oggi con questa terribile guerra in Ucraina, abbiamo bisogno di più comunità”. L’incontro con Borrell va proprio in questo senso: “Segna il valore che vogliamo dare all’iniziativa, è il nostro impegno come Istituzione per i nostri giovani”.

Mazzeo ha anche ricordato David Sassoli, a cui il Consiglio regionale ha deciso di intitolare il nuovo Media Center, e il bando che sarà lanciato per finanziare premi di laurea dedicati all’ex presidente del Parlamento europeo, destinati agli studenti delle università toscane che hanno come oggetto del loro studio il ruolo delle Regioni nell’Unione.

Il presidente ha ringraziato tutti i membri della Commissione per lo straordinario lavoro fatto. Ringraziamenti li ha spesi anche per le tante amministrazioni locali che illumineranno i palazzi di blu il 9 maggio, data che segna l'anniversario della storica dichiarazione di Robert Schuman in cui espose l'idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee.


Il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli (Italia Viva) ha evidenziato l’importanza di questa Giornata in un momento critico per la comunità internazionale: “E’ un anno delicato e l’Europa deve assumere un ruolo politico più importante, più incisivo nel contesto internazionale. Da parte della Toscana c’è il sostegno perché l’Europa promuova nei temi della politica estera una posizione autonoma sulla pace. Non possiamo schierarci su posizioni di carattere economico, ma dobbiamo assumere posizioni forti rispetto alla mediazione. Una politica estera più forte e collegiale che possa giocare un ruolo determinante nel contesto internazionale. Mi auguro che dalla Toscana possa partire un messaggio di pace. Il conflitto bellico non può mai essere una soluzione, le armi non possono mai essere una soluzione perché la violenza porta ad altra violenza. Si può trovare la pace solo mediante la diplomazia e mediante un cessate il fuoco”.   

Gli ha fatto eco il vicepresidente Marco Casucci (Lega): “Secondo me quello che sta accadendo in Ucraina dimostra la necessità di avere un’Europa forte, unità dei popoli. Ed è tanto tempo che esiste questa esigenza reale. Abbiamo bisogno di un’Europa che coniughi la crescita economica armonica, con il sostegno ai più bisognosi. Abbiamo anche bisogno che ci sia più coesione tra i popoli dell’Europa. Lo dimostrano la pandemia e la guerra in Ucraina e per questo abbiamo bisogno di un’Europa che sappia alzare la testa e che sappia continuare a cercare quella collaborazione politica, un’unione sempre più stretta che auspicava Robert Schuman, quando tanti anni fa diede con il suo discorso un senso alla Festa che celebriamo. Ma anche noi italiani abbiamo contribuito a questo messaggio di un’Europa dei popoli con pagine come il Manifesto di Ventotene”.

“Un’Europa più forte è necessaria per tutti, è necessaria per l’Italia, è necessaria per tutto il nostro continente. A dimostrarlo è stata la pandemia e nelle ultime settimane la guerra in Ucraina. Sarebbe stato fondamentale un soggetto forte che potesse essere presente da protagonista nello scenario geopolitico che si sta delineando e sarebbe stato imprescindibile per quello che si sta drammaticamente svolgendo in questi mesi, perché questo conflitto avviene nel cuore dell’Europa”. Le parole del consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale Diego Petrucci (Fratelli d’Italia).

Il bisogno di una “Europa più unita, che unisce e non divide” è stato ricordato dal presidente della commissione per le politiche europee Francesco Gazzetti (Pd). “Insieme agli altri membri della Commissione, che ringrazio per il grande lavoro che stanno svolgendo, abbiamo ritenuto che questo fosse il momento per rilanciare con forza la riflessione sull'Europa di oggi e su quella che verrà”. “Lo abbiamo fatto – ha proseguito - in strettissima collaborazione con il presidente Mazzeo ed il suo staff, che ringrazio, facendo tesoro del prezioso dibattito interno a più voci che caratterizza la Commissione: tutti i nostri sforzi sono così stati orientati per cercare di ridurre la distanza tra le Istituzioni europee e le nostre comunità, puntando su un forte dialogo ed un protagonismo delle nuove generazioni. Sia l'incontro tra Borrell e le studentesse e gli studenti della Toscana così come le altre iniziative che si svilupperanno e ci accompagneranno nei prossimi mesi vanno in questa direzione. Il tutto potendo contare sul nuovo rapporto con l'Istituto Universitario Europeo, che abbiamo fortemente voluto e di cui andiamo orgogliosi, e sulla fondamentale collaborazione con i Comuni toscani e l'Ufficio scolastico regionale. Un lavoro che dunque va oltre ad una singola data e che apre un percorso che sarà bello portare avanti tutti insieme”. ha concluso.

Per il vicepresidente della Commissione, Giovanni Galli (Lega), è “fondamentale spiegare ai giovani cosa è l’Europa, cosa era prima della pandemia e cosa è oggi con la guerra in corso. Ma – ha avvisato – dobbiamo dare una corretta informazione. Tutti hanno il dovere di esprimere le proprie opinioni ma queste devono essere diffuse seconde le specifiche competenze. Solo così i nostri giovani potranno farsi la loro idea di Europa”.

La collega e vicepresidente della commissione Anna Paris (Pd) ha sottolineato l’importanza di questa Giornata in tempi così delicati: “Noi abbiamo cominciato a definire il programma della Giornata dell’Europa dopo pochi giorni che era scoppiata la guerra, i timori c’erano e anche qualche perplessità, la speranza era che a maggio fosse tutto finito. Invece assolutamente no. In questi due mesi ci siamo resi conto quanto è importante l’Europa con i suoi valori per noi cittadini e l’importanza di essere uniti. Quindi più che mai dobbiamo celebrare l’Europa perché è la nostra forza e il nostro futuro, e diffondere e ricordare ai cittadini e ai nostri giovani quelli che sono i valori dell’Europa che sono la nostra forza”.