Gessi Rossi, le Associazioni e Comitati ambientalisti rispondono a Rifondazione Comunista

Follonica: “In occasione dell’Overshoot Day 2021, nemmeno a metà di questo 2021, l’Italia ha già consumato le risorse naturali che aveva a disposizione per quest’anno. D’ora in poi - si legge nella nota delle Associazioni e Comitati ambientalisti del territorio - si indebita con il pianeta e con le future generazioni, depredandole nel vero senso della parola. Questa triste occasione ci dà spunto per rispondere al comunicato di Rifondazione Comunista di Follonica sulla questione dei gessi rossi.

Le affermazioni del PRC di Follonica, lasciano intendere che ci sia un disegno di qualcuno, un attacco al polo industriale di Scarlino ad opera di una “volontà sotterranea” che ce l’ha a tal punto con le povere bistrattate multinazionali da non permetter loro di compiere legittimi affari, e che riesce addirittura a decretarne la fine.    

Non si capisce di chi si parla, sino a quando, con un balzo non tanto logico, ecco che arrivano le “persone comuni che non possono essere esperte in tutto soprattutto sui gessi e ripristini ambientali” svelando l’identità di questa “fantomatica volontà”, cosa del resto che circola chiaramente, da mesi, da parte di alcuni membri di Rifondazione, sui social: l’attacco degli ambientalisti ignoranti, naturalmente contro l’integerrima Venator. Quello che si scordano di dire circa il presunto ”attacco” verso l’industria, è che non sono state le “persone comuni”, gli ambientalisti, le chiacchiere su Facebook o le polemiche a mezzo stampa, a dare lo stop al riempimento del Lago di Pietratonda con 1.000.000 di tonnellate gessi rossi, rifiuti contenenti metalli pesanti pericolosi, ma il Settore Bonifiche e Rifiuti della Regione Toscana, con il parere determinante della Sovrintendenza e di Arpat, quindi Enti terzi del tutto istituzionali, non creati ad hoc da qualche ambientalista che campa di turismo.    

Quando parlate di conoscenza tecnica frammentaria, di leggi della chimica in cui voi avete fiducia (e che gli altri, evidentemente, per voi ignorano) a chi vi riferite dall’alto delle vostre conoscenze??...visto e considerato che TUTTI coloro che hanno espresso le valutazioni tecniche che hanno detto NO all’utilizzo sul territorio dei gessi rossi perché cedono metalli pesanti di varia categoria e pericolosità, avevano sia il ruolo tecnico sia il ruolo amministrativo per farlo, cosa che non si può dire di voi che invece oggi vi ergete a portatori, anche scientifici, della verità.    

Pensare che basti citare l’idrotermalismo (che tristezza, ricorda tanto la difesa dell’Eni sull’inquinamento del Merse o la naturalità dell’inquinamento dell’arsenico nella piana del Casone) per mettere in discussione faldoni di documenti, di rapporti, di analisi ad opera di Agenzie ed Enti Locali, denota un’arroganza francamente irricevibile da parte di un “partito del popolo”.
Quanto all’attacco al polo industriale di Scarlino tout court, si ricorda che solo negli ultimi 20 anni alcune di queste industrie hanno compiuto illegittimità continue, su cui giudici terzi, non gli ambientalisti, hanno emesso sentenze su sentenze, quindi a meno che non si voglia dire che le aziende possono lavorare anche in condizioni di non legalità, la fossa se la sono scavata da sole.

Ma, seriamente, chi mai, infatti, leggendovi potrebbe pensare che davvero la gente comune abbia tanto potere?
Ma quando vi appellate alle Istituzioni perché non accettate che ai gessi rossi sia stato dato un no secco, non vi ricordate piú di quando protestavatedelusi perché i vari Partiti al potere non accettavano mai le sentenze della magistratura o gli esiti di un procedimento amministrativo, sempre pronti a battere sul tavolo il pugno del potere anche quando le leggi dello stato dicono un NO fermo? Che differenza c’è con il vostro atteggiamento?

Tra l’altro questo atteggiamento non contro una legge iniqua dello stato, non per disobbedienza civile, ma per difendere una multinazionale che poteva e doveva usare i suoi dividendi per fare le cose in regola, ovvero progettando discariche per i suoi gessi, perché questo la legge richiede, senza cercare scorciatoie! Invece vi ergete a richiamare all’ordine le persone comuni e le Istituzioni, persino la Commissione Bicamerale d’inchiesta, senza invece spendere una parola sui tantissimi, troppi rifiuti (gessi rossi) sparsi in giro per la terra che dovremmo preservare per le future generazioni, pur di non addossare responsabilità alla multinazionale! Portare avanti una posizione di consumo e inquinamentodel territorio invece di appoggiare chi quel territorio cerca di preservarlo, denota una miopia indecente per un partito che dovrebbe avere uno sguardo attento sul futuro estremamente difficile che ci aspetta. Tanti anni fa durante manifestazioni e assemblee pubbliche, a cui spesso abbiamo partecipato insieme, ci indignavamo delle multinazionali che esternalizzavano i costi sulla collettività e sull’ambiente, perché questi sono condanne senza fine a chi verrà dopo di noi, debiti che infliggiamo ai nostri figli, esattamente come dopo l’overshoot day noi continuiamo a consumare acqua, terra, minerali, ossigeno che non sono nostri.    

Una volta avreste detto “no al ricatto occupazionale, ambiente e lavoro non devono stare in contraddizione!” oggi invece difendetedirettamente l’operato di una multinazionale che, per il suo (legittimo) tornaconto ha fatto una determinata scelta produttiva così insostenibile come un rapporto produzione-scarti di 1 a 7.     
Ma non vi accorgete che siete diventati più realisti del re?
Tornate in voi.”