Geotermia: scadenza concessioni, interrogazione di Fratelli d’Italia

L’assessora Monia Monni ha risposto in Aula: “Scadenze allineate al 2024, chiesta proroga, il nuovo ministro ha mostrato apertura”. Il consigliere Diego Petrucci: “Notizia importante. La proroga dovrebbe essere almeno decennale. I ritardi della Regione portano a rischio interregno”

Firenze: L’assessora all’ambiente Monia Monni ha risposto in Aula, nella seduta del Consiglio regionale di ieri, mercoledì 23 novembre, a un’interrogazione presentata dal consigliere Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), in merito alla predisposizione del nuovo bando di gara pubblica per il rinnovo delle concessioni per l'utilizzo dell'energia geotermica in Toscana. Con l’interrogazione si chiedeva di conoscere “il termine esatto entro il quale scadranno le concessioni attualmente in vigore”; se la Regione abbia “già attivato il percorso formale per indire il nuovo bando di gara” e quale sia “il periodo temporale entro il quale verrà pubblicato l’avviso ed eventualmente entro quale termine verranno assegnate le nuove concessioni”.

Le scadenze delle concessioni, dichiara l’assessora, sono allineate al 2024. “In Toscana sono presenti 33 centrali attive, dislocate in otto concessioni geotermoelettriche in scadenza, il cui titolare è Enel Greenpower Italia Srl: si tratta di Bagnore, Canneto, Chiusdino, Larderello, Lustignano, Piancastagnaio, Riosecco e Travale”. La Regione ha avviato uno studio propedeutico, “per il quale è in corso di definizione un accordo di collaborazione scientifica con Cnr-Igg (l’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche, ndr) ente che possiede un know-how riconosciuto a livello internazionale”, ed è in corso la formalizzazione di un gruppo di lavoro all’interno della Regione per la predisposizione della gara. 

“Ci muoviamo su due binari paralleli: da una parte la continua richiesta della possibilità di proroga e parallelamente ci stiamo strutturando per fare la gara. Sulla possibilità di proroga, dice ancora Monia Monni, “ho discusso anche ieri con il ministro, che ha dichiarato quanto meno la disponibilità a valutare quali possano essere le strade per venire incontro alle esigenze dei territori toscani, a differenza del precedente ministro, che invece aveva avuto una chiusura netta”. L’assessore mette in evidenza “l’estrema complessità del procedimento in corso”, per una gara il cui valore complessivo presunto “risulterà molto elevato, superiore a tutte le gare finora gestite dalla Regione Toscana, senza che peraltro esista una esperienza in materia neppure a livello nazionale”. Il 6 ottobre scorso è stata rinnovata la richiesta di proroga al ministero dell’Ambiente. “La conversazione avuta ieri con il ministro è stata una novità importante, avremo almeno modo di esplorare la possibilità di una proroga”, conclude Monni.

“Grazie all’assessore per la novità che porta all’attenzione l’apertura del ministro rispetto alla possibile proroga. Resta il difetto di questi anni. Tutti sappiamo che la gara è la più complessa che la Toscana abbia mai affrontato, ci saremmo aspettati che la Regione si fosse messa in moto in tempo per arrivare alla scadenza naturale delle concessioni senza il rischio di una fase di interregno che sarebbe disastrosa per tutti. La proroga – prosegue Petrucci – dev’essere sufficientemente ampia, noi riteniamo almeno decennale. Una proroga corta sarebbe probabilmente ancor più dannosa dell’eventuale interregno. La nostra geotermia è un ulteriore elemento di eccezionalità di questa straordinaria regione, un’eccellenza a livello mondiale. Con gli interventi e gli investimenti già messi sul campo dall’attuale concessionario potrebbe arrivare a coprire il 6 per cento del fabbisogno nazionale. Rischiamo di sciuparla, perché i pozzi geotermici devono essere coltivati per evitare che si esauriscano”.