Fiba Confesercenti su concessioni balneari. Guerrini critico sulle dichiarazioni di Marchini

Grosseto: Imprecisioni ed errori grossolani. Simone Guerrini, presidente regionale Fiba Confesercenti è critico rispetto alle dichiarazioni di Christian Marchini segretario dei Giovani democratici grossetani. Il loro intervento sulle concessioni balneari secondo Guerrini è pieno di inesattezze.

«Intanto non è un rinnovo automatico – afferma – la scadenza al 2027 non vieta ai Comuni di fare prima le evidenze pubbliche, ma lascia il tempo alle amministrazioni comunale di organizzare le aste, cosa non semplice. Non dimentichiamo che molti concessionari hanno un titolo sino al 2033 in alcuni casi rilasciato tramite adeguata pubblicità sull’albo pretorio on Line, proprio seguendo le indicazioni della direttiva servizi.

«Mi sono reso conto che spesso si parla di stabilimenti balneari senza conoscere a pieno la questione. Queste concessioni sono nate molto prima del recepimento della Bolkenstein. Credo sia l'unico caso di legge retroattiva».

«Tra l'altro noi siamo non solo i concessionari del suolo pubblico , ma i proprietari di quel che abbiamo costruito: l'azienda, i muri su una concessione pubblica su cui paghiamo un canone che non abbiamo deciso noi, ma che è stato stabilito dallo Stato. Si parla di evasione, di guadagni milionari, nella maniera più qualunquistica possibile. Nell'articolo si parla di divieto di accesso alle spiagge che a noi non risulta in tutta la costa toscana. Il Comune di Grosseto ha 23,8 chilometri di spiagge. Solo circa il 10% è occupato da concessioni mentre il 90% è spiaggia libera».

«Per quanto riguarda gli indennizzi – prosegue Guerrini – la Regione ha deciso le modalità in base alla sentenza del Consiglio di Stato e il decreto legge concorrenza del governo di Draghi che lo riconosce per il concessionario uscente. Qui stiamo parlando di aziende che hanno creato turismo, offerto servizi... e vedersi espropriare le aziende per una direttiva comunque sbagliata per quanto riguarda i concessionari non è corretto. Chi subentra, se c'è un indennizzo, creerà ricchezza e riprenderà ad investire nel corso degli anni».

«Altrimenti il concessionario attuale, dato che lo stabile è suo, smonterà la struttura. Ma così non resterà nulla e il danno per l'economia locale, e per il mondo del lavoro, sarà ben più grave». Poi Guerrini parla della funzione anche sociale svolta dagli stabilimenti balneari: «Come il piano di salvamento sulla costa grossetana e non solo , pagato solo dai concessionari senza che pesi sulle tasche dei cittadini, o ancora del progetto Mare per tutti che mette a disposizione di persone con disabilità ombrelloni gratuiti. Durante il Covid abbiamo pagato di tasca nostra personale per salvaguardare le distanze anche in spiaggia libera. E insieme alla Regione Toscana combattiamo l'erosione salvaguardando la spiaggia dalle mareggiate contribuendo anche economicamente e non solo per il tratto in concessione. Siamo certi che queste cose saranno intraprese anche da società estere? O magari da società create ad hoc dalla malavita organizzata. Siamo certi che non ci saranno danni per l'indotto, per i fornitori locali?».

«Tra l'altro non è vero che queste concessioni hanno sempre avuto un rinnovo automatico: Andavano a pubblicazione con l'affissione alla capitaneria di porto interessata, così come stabilito dal codice della navigazione. Solo per un breve periodo si è verificato il rinnovo automatico. Il tema delle concessioni è argomento spinoso e non da affrontare in maniera qualunquista senza conoscere a pieno tutta la sua storia e le sue dinamiche, come avviene da anni a questa parte».