Fare Grosseto: 'Non c'è democrazia se non c'è partecipazione'

Fare Grosseto chiede alla futura Amministrazione una comunicazione più in presenza e meno online. Grosseto: "La società corre veloce, è necessario tenere il passo. Nell’epoca imperante dei social, un tweet può influenzare le sorti del mondo.

Dobbiamo rendercene conto, ma Fare Grosseto, pur consapevole del cambiamento, invita la politica locale ad essere più' vicina ai cittadini. «La democrazia è partecipazione, parafrasando Gaber vorremmo che questo principio ispirasse l'opera della futura amministrazione comunale», spiegano dall'associazione: «La politica non può risolversi in 280 caratteri. La politica è ascolto, esposizione, confronto, contrasto, mediazione, incontro, persuasione, rispetto delle posizioni. I problemi si dibattono. La discussione non può risolversi in uno scambio rapido, contingentato, per tempo e dimensione, su un sistema di messaggistica».

Per Fare Grosseto quindi, c'è bisogno di un maggiore coinvolgimento del cittadino. «La politica, benché si avvalga di questi strumenti, ne è consapevole. Raccogliere idee, spunti, suggerimenti, lamenti dalla collettività è doveroso. Dovrebbe essere un libero impegno morale dei consiglieri e della giunta comunale fissare autonomamente delle date per incontrare i cittadini che non si sentirebbero riscoperti solo ogni cinque anni, in quanto imminenti elettori». L’invito di Fare Grosseto è quindi deciso: «Si vada nelle frazioni. Si torni ai dibattiti veri, senza moderatori. Faccia a faccia con chi c’è. La politica è un servizio ed un impegno che costa tanta fatica, per fortuna che la la passione che è in noi azzera tutto. Raccogliere idee, spunti, suggerimenti, lamenti dalla collettività è fondamentale e funzionale per una politica, vicina ai bisogni dei cittadini", così termina la nota di Fare Grosseto.