Diritti e salari rappresentano il futuro dei lavoratori

Firenze: «Il Partito Comunista Italiano della Toscana - afferma in una nota il segretario Fabrizio Pedone - ribadisce con convinzione che l'impegno per la sensibilizzazione e la proposta politica sui problemi del lavoro e della classe lavoratrice rappresenta una priorità anche in piena estate per le strutture del Partito.

Questo impegno prosegue in primo luogo alla festa provinciale del Partito in pieno svolgimento a Massarosa (LU), nel cui ambito venerdì 21 luglio è previsto un importante dibattito dal titolo “Lavoro, diritto negato - La sicurezza del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro", che abbraccerà e svilupperà a tutto tondo la tematica che il Partito porta avanti ormai da qualche anno, grazie anche alla preziosa collaborazione con Carlo Soricelli e il suo Osservatorio sulle morti e infortuni sul lavoro.

Su questo drammatico problema il PCI è impegnato in una raccolta firme di sensibilizzazione politica propedeutica a far sorgere fra le masse un sentire comune che porti a uno sbocco legislativo per una legge organica che protegga e tuteli lavoratrici e lavoratori.

Ma la lotta del PCI per il lavoro non si esaurisce con questo indispensabile impegno: continua con un'ulteriore raccolta firme che riguarda la necessità oramai impellente che a tutti i lavoratori sia garantita una rappresentanza sindacale adeguata, che tuteli concretamente i diritti nei luoghi di lavoro e ostacoli e combatta la presenza in ormai troppe aziende di piccoli sindacati "gialli" che chiudono accordi farlocchi di secondo livello con le imprese a discapito degli interessi dei dipendenti. Una rappresentanza sindacale che sia basata in primo luogo sulla possibilità di scelta per i lavoratori del sindacato che preferiscono, e quindi sulla "apertura" anche ai cosiddetti sindacati di base.

Ultimo tema, ma non certo il meno importante, il problema dei salari.

Oggi milioni di lavoratrici e lavoratori italiani si trovano in condizioni di povertà, relativa ma anche assoluta, pur avendo un lavoro.

Questo perchè l'Italia detiene il poco invidiabile primato in ambito OCSE di unico paese in cui i salari sono diminuiti negli ultimi vent'anni.

È una situazione dovuta a molteplici fattori ma in primo luogo alla rapacità e mediocrità degli imprenditori italiani che ostacolano in ogni modo il rinnovo dei contratti nazionali e incentivano, in combutta con le classi dirigenti politiche, la precarizzazione dei rapporti lavorativi e la corsa al ribasso dei salari a vantaggio del profitto.

Una situazione non più tollerabile che sarà oggetto dell'azione politica del Partito Comunista Italiano nei prossimi mesi con campagne e proposte ad hoc.

Il PCI toscano ieri, oggi, domani, sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della nostra regione.

Il PCI c'è!».