Dalla fabbrica alla comunità: il futuro della sanità territoriale e del primo soccorso a Follonica
Follonica: Si è svolto nella sala allegri (Ex Ilva) di Follonica, l’incontro “Dalla fabbrica alla comunità: il futuro della sanità territoriale e del primo soccorso”, promosso da SPI CGIL Grosseto. Un appuntamento che ha visto una significativa partecipazione della cittadinanza e ha affrontato temi cruciali per il futuro della sanità territoriale.
Gabriella Crestini, Segretaria della Lega SPI CGIL Follonica Scarlino, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini. «Appuntamenti come questo sono fondamentali per dare voce alle necessità della comunità – ha detto Crestini - La realizzazione della casa di comunità e lo sviluppo del punto di primo soccorso a Follonica restano priorità assolute. La figura del medico di medicina generale deve essere valorizzata cercando di alleggerire il peso della burocrazia, affinché possa tornare al centro del sistema sanitario».
A seguire, Erio Giovannelli, Segretario Generale SPI CGIL Grosseto, ha ribadito l’impegno del sindacato nel monitorare i progetti previsti dal PNRR, come la casa di comunità Hub di Follonica, che rappresenterà un punto di riferimento essenziale per il territorio:
«È fondamentale garantire il rispetto dei tempi di realizzazione e il successivo funzionamento - ricorda Giovannelli - Parallelamente, continueremo a spingere sulla sinergia con il punto di primo soccorso, che è nato dall’intuizione del sindaco Ovidio Angeluccetti proprio dentro l’ex Ilva e ha mosso i primi passi con i dottori Coacci, Novelli e Amato. Successivamente, il distretto sociale sanitario è stato portato a battesimo nel 1987 dal sindaco Loreno Chelini ed è stato oggetto di successivi miglioramenti anche con l’intervento della Regione Toscana nei primi anni 2000».
Erio Giovannelli (Spi Cgil): «Riaprire la struttura di radiologia, utilizzare di più il punto di primo soccorso è per noi prioritario e urgente, assieme all'avvio della casa di comunità appena disponibile».
«Tuttavia questo oggi non basta – rimarca Giovannelli - Riteniamo anche che a Follonica sia necessario tornare a garantire anche un servizio di diagnostica radiologica. Tutto lo Spi Cgil è fermamente convinto che la riapertura di una struttura diagnostica di questo tipo sia necessaria per dare risposte concrete al territorio. Necessario e allo stesso tempo urgente è un utilizzo maggiore del primo soccorso, che supporterà una volta aperta, la casa di comunità, da mettere in funzione appena possibile. Incontri come quello di oggi devono servire a dialogare con le istituzioni ma servono anche ai cittadini per far capire la responsabilità che tutti abbiamo sul funzionamento delle strutture pubbliche, delle quali dobbiamo servirci cercando di migliorarle».
«Proprio per questo – conclude – ci preme esprimere estrema solidarietà e impegno, insieme a tutta la Camera del lavoro, alla lotta dei lavoratori Venator. Anche lo Spi rimarrà al fianco loro e delle loro famiglie, chiedendo l’adesione di tutto il territorio a una battaglia che deve vedere tornare la fabbrica a produrre, per il bene di tutti».
Il richiamo alla solidarietà e al supporto del sindacato nei confronti della situazione Venator ha suscitato un sentito e sincero applauso da parte della platea, segno di quanto il tema sia condiviso e sentito da tutti i presenti.
Gli altri interventi in programma nell'evento, tra cui quelli di Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale Toscana, Irene Marconi, Vicepresidente Ceso, e dei rappresentanti del mondo sanitario e istituzionale, hanno fatto perno sull’importanza di garantire a tutti i cittadini, anche nei piccoli borghi, l’accesso a prestazioni sanitarie paritarie rispetto a chi vive nelle grandi città.
Mauro Breggia, Direttore Emergenza-Urgenza ASL Sud Est, e Francesca Bondi, Coordinatrice Aft Follonica, hanno sottolineato la necessità di potenziare i servizi sanitari a Follonica, evidenziando come l’assenza della guardia medica turistica da tre anni abbia aggravato le difficoltà del territorio. Renato Tulino, Direttore della Medicina Generale ASL Sud Est, ha illustrato le sperimentazioni in corso presso la casa di comunità di Abbadia San Salvatore, come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e della telemedicina, strumenti che potrebbero essere estesi anche al nostro territorio per migliorare l’efficienza dei servizi.
Monica Pagni (Cgil): «A partire dai governi Berlusconi fino ad arrivare ai no vax si è sistematicamente lavorato per smantellare la fiducia dei cittadini nel sistema pubblico e nella sanità in particolare». A tirare le fila del dibattito è stata Monica Pagni, Segretaria Generale CGIL Grosseto, ha messo in evidenza le criticità del sistema sanitario nazionale e la necessità di investire nel pubblico: «La sanità toscana resiste anche grazie all’impegno della Regione Toscana e della sua cultura della salute - ha sottolineato Pagni - ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte alle gravi carenze del sistema sanitario nazionale. I continui tagli al settore pubblico e l’assenza di una riforma strutturale hanno progressivamente indebolito un pilastro fondamentale del nostro stato sociale. Senza dimenticare che, a partire dai governi Berlusconi fino ad arrivare ai no vax si è sistematicamente lavorato per smantellare la fiducia dei cittadini nel sistema pubblico e nella sanità in particolare. Per garantire il diritto alla salute è necessaria una riforma fiscale seria con finanziamenti adeguati».
«I cittadini – ha concluso - devono essere consapevoli che i servizi si conquistano e si difendono insieme. Il nostro impegno, come CGIL, è rivolto a costruire un sistema che non lasci indietro nessuno, in particolare nelle zone rurali e nei piccoli comuni, spesso considerate ‘inappetibili’ anche per i medici che ci vanno a lavorare. Ma queste aree possono e devono diventare attrattive, la soluzione si può trovare, perché è proprio qui che si gioca la vera partita dell’equità sociale. Non possiamo accettare che vivere in un piccolo centro significhi avere meno diritti rispetto a chi vive in una grande città».