Da Lacinio a Pitagora: le origini di Crotone tra mito e storia

Incontri con le Voci dell’Archeologia alla Fondazione Polo Universitario Grossetano

Grosseto: Venerdì 18 ottobre alle ore 16 presso l’Aula Magna della Fondazione Polo Universitario Grossetano in via Ginori, 43 si terrà il convegno del ciclo Incontri con le voci dell'archeologia, dal titolo "Da Lacinio a Pitagora: le origini di Crotone tra mito e storia". Relatore sarà Maria Rosaria Luberto, archeologa e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’ Università di Siena. L’evento è organizzato in collaborazione tra Fondazione Polo Universitario Grossetano, Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena ed Associazione Archeologica Maremmana.

La dottoressa Luberto introduce così il tema che tratterà: “Crotone è stata una delle città più grandi e ricche dell’intera Magna Grecia. Prima di diventare una polis greca, tuttavia, era occupata da vari insediamenti indigeni che ricadevano in un contesto territoriale densamente abitato. Il ruolo che tali realtà pregreche hanno svolto nei processi di formazione della successiva città greca è testimoniato dalle tante informazioni offerte dalle fonti storiografiche e letterarie a riguardo: dagli oracoli di fondazione che menzionano il Capo Lacinio e la sacra Crimisa come confini del territorio, alle vicende di Eracle, Crotone e Lacinio ambientate nello stesso comparto territoriale.

Con l’arrivo dei Greci intorno alla fine dell’VIII secolo a.C. la città inizia a prendere forma e a strutturarsi. Sarà però solo nel corso del VI secolo a.C., ben due secoli dopo la sua “fondazione” quindi, che le numerose battaglie delle quali si renderà protagonista, con vicende e sorti alterne, ne testimoniano l’immagine di una vera e propria polis, organizzata politicamente e con una identità sociale e culturale definite.

Nel 530 a.C. arriva a Crotone il filosofo samio Pitagora: la sua presenza e la sua attività cambieranno il corso della storia. Pitagora fonda scuole, educa la popolazione, donne e uomini, forma il pensiero e influisce direttamente, e con forza, sulle scelte politiche del governo locale.

Appena venti anni più tardi, nel 510/09 a.C., Crotone affronta in uno scontro epocale, anche su impulso di Pitagora e dei suoi seguaci, l’acerrima, ricchissima e potente rivale Sibari, che dallo scontro uscirà annientata. Le ricadute tuttavia saranno pesanti anche per Crotone stessa e la città, di nuovo, sarà costretta a ripensarsi.

In questo viaggio tra storia e letteratura antiche ci faremo guidare dalle testimonianze archeologiche che ci permettono di dare forma concreta e visibilità a questo percorso sui sentieri del tempo passato. Proveremo a raccontare dunque le origini e i primi secoli di vita di Crotone avendo come emblematici punti di riferimento, agli estremi cronologici e culturali del nostro percorso, due figure chiave della tradizione locale. All’inizio della storia, in un contesto non ancora dominato dall’elemento greco, Lacinio, il brigante indigeno che nello scontro con Eracle, l’eroe greco per eccellenza, il cacciatore di mostri, il civilizzatore, costruisce l’aition, la causa, per la fondazione della città greca. Alla fine di un’era, per così dire, di formazione, in conclusione dell’epoca arcaica, Pitagora, il saggio supremo, l’educatore, attraverso gli insegnamenti del quale la città e la comunità che la abita prenderanno forma.”