Confesercenti riflette su imprenditoria femminile e 8 marzo

Grosseto: Ambra Passaro è la nuova referente di Confesercenti donna. In questi anni l'associazione di categoria ha voluto valorizzare l'imprenditoria femminile e il lavoro svolto dalle socie riconoscendo l'impegno e il lavoro fatto e nominando donne ai vertici di varie categorie.

«La donna imprenditrice oggi non rappresenta più un'eccezione alla regola anche se la strada per una naturale valorizzazione delle donne è ancora difficilissima» afferma Ambra Passaro. «L'8 marzo ci porta a una riflessione profonda anche su questo percorso: l'emancipazione professionale equivale a tutti gli effetti all'emancipazione piena delle donne».

«Seppure assistiamo a una crescita - in Italia il numero di imprese a conduzione femminile rappresenta il 22% del totale delle attività, ben lontani dalla media europea del 32% - seppure le donne abbiano raggiunto cariche importanti, non è tutto oro quello che luccica e restano molte ombre».

«Per troppo tempo il lavoro femminile è stato considerato subordinato a quello dell'uomo, nonostante la Costituzione Italiana ne decreti la parità: questo ha provocato quella fatica all'affermazione professionale delle donne che viviamo sulla nostra pelle ogni giorno.

Nonostante i progressi, le donne devono ancora affrontare ostacoli rispetto ai colleghi maschi, dovuti agli stereotipi culturali, ai pregiudizi, a retaggi superati solo a parole» prosegue Passaro.

«Ecco perché l'8 marzo non è una festa ma una giornata di opportunità per rivendicare il ruolo delle donne nella società e nel lavoro, per promuovere una cultura sempre più equa, per offrire a tante giovani, esempi di donne che ce l'hanno fatta. Anche l'azienda che rappresento, Studio Kalimero, è arricchita dalla presenza di giovani professioniste che con il loro lavoro danno valore all'impresa. Questo 8 marzo è per loro, per tutte quelle donne che sognano un futuro di soddisfazione professionale, che credono nel sacrificio e nell'impegno che premia sempre. Ce la possiamo fare. Crediamoci insieme».