CI Follonica: ‘Ogni volta che piove, zona industriale diventa vera e propria piscina a cielo aperto’

Sandro Marrini, capogruppo di Coraggio Italia nel Consiglio comunale di Follonica, e Giancarlo Lorenzi, imprenditore ed esponente del partito, tornano a denunciare la criticità che affligge una delle aree più importanti della Città del Golfo.

Follonica: “Non appena cadono delle gocce dal cielo, ritorna l’incubo – sottolineano Marrini e Lorenzi -:  bastano infatti pochi minuti di pioggia e le strade si trasformano in torrenti. Da decenni ormai gli imprenditori della zona industriale sono costretti a fare i conti con un degrado della viabilità diventato purtroppo insostenibile. E le problematiche non sono solamente racchiuse nelle vie allagate: il manto stradale è in condizioni pessime, dissestato, l’illuminazione pubblica è praticamente inesistente e la segnaletica verticale assente, poiché consumata dal tempo. Gli allagamenti, dovuti alla cattiva manutenzione dei canali di scolo, causano un’ulteriore erosione dell’asfalto, con la conseguenza che sorgono buche pericolose per la circolazione”.

“C’è un urgente bisogno, innanzitutto, di una manutenzione straordinaria e poi è necessario procedere regolarmente con lavori ordinari e periodici – spiegano i due esponenti di Coraggio Italia -. Non è ammissibile che la vocazione imprenditoriale della zona industriale si scontri con le condizioni in cui versa l'area che ospita le aziende. Il problema non nasce certo oggi, ma, adesso come ieri, le imprese chiedono una soluzione o, perlomeno, che qualcosa inizi a muoversi. Abbiamo già più volte sollecitato l’amministrazione comunale, sollevando anche il problema dell’eccessiva velocità con cui i veicoli percorrono le vie della zona industriale, sottolineando la necessità di installare dossi artificiali e di migliorare l’illuminazione pubblica, che potrebbe servire anche da ulteriore deterrente, insieme alle telecamere, contro i continui furti nei confronti degli imprenditori”.

“Il Comune deve assolutamente capire l’urgenza e la gravità di questa situazione – terminano Marrini e Lorenzi -. E’ inaccettabile che questa realtà, fondamentale per l’economia della nostra città, non sia messa in condizioni di lavorare per colpa di uno stato di totale abbandono delle infrastrutture”.