CCNL trasporto pubblico: Il rinnovo riguarda 280 dipendenti di Autolinee Toscane

Allegrini (Tpl): «500 euro una tantum e dai 220 ai 240 euro al mese in più in busta paga. Ma vogliamo il finanziamento del fondo nazionale trasporti per migliorare il Tpl per gli utenti. Il sindacato tutela chi lavora: ora mobilitazione per il Sì ai Referendum»

Grosseto: Giovedì 20 marzo è stato finalmente sbloccato il contratto del trasporto pubblico locale (Tpl). Dopo che c’era stato uno stallo nella trattativa nonostante fosse stata sottoscritta una pre-intesa già l’11 dicembre dello scorso anno. Di conseguenza è stato revocato lo sciopero generale proclamato unitariamente per il prossimo 1° prile da Filt Cgil, Fit Cisl Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. In provincia di Grosseto il nuovo contratto sarà applicato a 280 lavoratori di Autolinee Toscane, società che gestisce il trasporto pubblico locale in tutta la regione.

«Il via libera al nuovo contratto collettivo nazionale – spiega Alberto Allegrini, responsabile del Tpl nella segreteria provinciale della Federazione italiana lavoratori del trasporto aderente alla Cgil – è stato la conseguenza del reperimento delle risorse a copertura degl’incrementi di spesa che il governo ha ritardato di quasi tre mesi. A dicembre, infatti, avevamo già sottoscritto il pre-accordo. Grazie al quale la parte datoriale si è impegnata ad una tantum di 500 euro, con un incremento medio mensile, a regime, variabile tra i 220 e 240 euro, che verrà corrisposto per il triennio 2024-2026. Così i lavoratori avranno la possibilità di recuperare una bella fetta dell'inflazione nell'ultimo triennio, e il sindacato si mette nelle condizioni da subito di predisporre la piattaforma per la trattativa del prossimo contratto. Nel frattempo, l'impegno continua sul fronte di una più attenta conciliazione dei tempi di vita e lavoro, della garanzia di una maggiore sicurezza nell'esercizio della professione per operatrici e operatori che stanno sul front-line, e per migliorare il servizio del trasporto pubblico locale a favore digli utenti. A questo proposito - aggiunge Allegrini - è evidente a tutti che rinnovo della flotta dei bus, aumento delle corse e sviluppo di piattaforme intermodali presuppongono un adeguamento del fondo nazionale trasporti attraverso risorse garantite dalla riforma normativa del settore e dalla riorganizzazione industriale. Passaggio cruciale che ad oggi è stato sempre rinviato, con la conseguenza che il servizio è in forte sofferenza e i cittadini sono scontenti».

Il sindacalista della Filt Cgil, poi, svolge un ragionamento che va oltre la pur positiva contingenza del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. «Questo accordo produrrà effetti positivi su 280 dipendenti di Autolinee Toscane – 210 autisti e 70 fra meccanici e amministrativi - che negli ultimi anni sono riusciti a tenere duro sobbarcandosi una parte del “lavoro sporco”, dietro le quinte e con tanti sacrifici personali, che è stato necessario nella fase di passaggio dai 13-14 gestori locali a quello unico regionale. Un risultato che dimostra quanto sia determinante il ruolo del sindacato nel rappresentare e portare a sintesi le istanze di chi lavora per migliorarne la condizione complessiva. A questo proposito mi auguro anche che si capisca l'importanza dei quattro referendum proposti dalla Cgil per ripristinare l'articolo 18, smantellare il sistema dei subappalti e contrastare il lavoro precario. Tutti obiettivi che se raggiunti potrebbero contribuire a ridare centralità al mondo del lavoro dipendente, e alla grande massa di lavoratori che in questi anni sono stati vessati e messi ai margini da un sistema di contrattazione sociale tarato esclusivamente sui bisogni della parte datoriale. Per questo invito tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale a mobilitarsi per promuovere la partecipazione ai referendum nella prossima primavera, chiedendo alle persone di esprimere il proprio Sì sulle schede. Compresa quella sul referendum per accorciare i tempi di riconoscimento della cittadinanza italiana».