Nomadismo digitale, visita sull’Amiata dell’assessore regionale Marras e dei partner europei del progetto Edin

Prima tappa è stata Santa Fiora, dove la delegazione ha conosciuto l’esperienza dello Smart Village per poi proseguire alla scoperta delle cooperative di comunità di Montelaterone e Montegiovi

Santa Fiora: I Comuni di Santa Fiora, Arcidosso e Castel del Piano, questa mattina, hanno ricevuto i partner del progetto Edin -European Digital Nomads, una delegazione di 7 persone provenienti da Spagna, Bulgaria, Italia, Irlanda, Norvegia, Finlandia e Lituania, accompagnati dall’assessore regionale all’economia e al Turismo, Leonardo Marras.

Il progetto EDIN European Digital Nomads, coordinato da EIXO Atlántico do Noroeste Peninsular (Spagna), ha lo scopo di rafforzare la capacità dei territori di attrarre i cosiddetti "nomadi digitali", un fenomeno dai contorni ancora incerti che identifica più di una possibile figura (lavoratori dipendenti, professionisti, free-lance, artisti, ricercatori ecc.) che hanno come comune denominatore la possibilità di poter svolgere la propria attività in un luogo diverso da quello in cui risiedono e per un tempo variabile, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali.

Cofinanziato dal programma di cooperazione Interreg Europe, il progetto EDIN, con un budget complessivo di 1,98 milioni di euro, ha una durata di quattro anni e coinvolge tra i vari partner anche la Regione Toscana, con il settore Politiche di sostegno alle Imprese, a cui sono assegnati 77 mila euro.

La visita sull’Amiata nasce con l’obiettivo di far conoscere ai partner del progetto l’esperienza dello Smart Village di Santa Fiora, che è stata la prima tappa della visita della delegazione, per poi proseguire con le cooperative di comunità di Montelaterone (Comune di Arcidosso) e di Montegiovi (Comune di Castel del Piano).

“La digitalizzazione del lavoro e il conseguente fenomeno del nomadismo digitale possono rappresentare una grande opportunità per i territori dell’Amiata, - affermano i sindaci di Santa Fiora, Federico Balocchi, Arcidosso Jacopo Marini e Castel del Piano, Cinzia Pieraccini grazie a specifici fattori di attrazione, come la qualità ambientale e paesaggistica, l’intensità delle relazioni sociali e i costi insediativi contenuti, se adeguatamente combinati con connessioni veloci, e investimenti in infrastrutture, spazi moderni di coworking e servizi. Tutto questo può rendere i nostri borghi estremamente attrattivi per i nomadi digitali, che rappresentano un nuovo modello di lavoro, di vita, ma anche di turismo, nonché un fenomeno in espansione. Riteniamo pertanto strategico il percorso avviato dalla Regione Toscana sul nomadismo digitale con il progetto Edin, che si pone l’obiettivo di sviluppare politiche pubbliche innovative per potenziare l’attrattività dei territori, grazie allo scambio di esperienze e alla collaborazione tra istituzioni e attori locali. Ringraziamo la Regione Toscana per l’attenzione che in questi anni ha riservato alle aree interne, attraverso i bandi destinati alle cooperative di comunità, all’economia collaborativa e i bandi smart, che hanno permesso ai Comuni di avviare gli investimenti necessari per preparare i rispettivi territori ad accogliere al meglio questa opportunità. I nomadi digitali sono anche un’occasione di confronto e arricchimento per la comunità locale. Inoltre, danno il senso di smart che serve ad essere attrattivi per smart workers stanziale e imprese hi tech.”