Benini: «Dopo pronuncia Tar servono visioni a lungo termine per Venator»

Il sindaco di Follonica si aspetta adesso che la società lavori con un approccio diverso, pensando all'individuazione di soluzioni a medio e lungo periodo, così ridare solidità e futuro all'azienda e, di conseguenza, alle tante lavoratrici e lavoratori impiegati

Follonica: Con l'accoglimento da parte del Tar della Toscana del ricorso presentato da Venator e da Sepin contro i decreti dirigenziali della Regione Toscana, si riapre il fronte di Montioni. Nella cava di poggio Speranzona, infatti, almeno per il momento, si potrà tornare a stoccare i gessi rossi, materiale di scarto prodotto dalla Venator nel ciclo di produzione del biossido di titanio. Di fronte a questo nuovo scenario – che di fatto offre una soluzione a breve termine per lo stoccaggio dei gessi e, quindi, permette alla fabbrica di continuare a produrre Ti02 – il sindaco di Follonica Andrea Benini chiede un rilancio in termini di visione all'azienda inglese.


«Con la sentenza di ieri del Tar della Toscana, per l'azienda arriva una boccata di ossigeno che permette il proseguimento della produzione – dice Benini – si tratta di una soluzione a breve termine, che offre però anche del tempo, poco, per pianificare i passi futuri. Adesso ci aspettiamo che la società lavori con un approccio nuovo, lavorando insieme ad altri soggetti e agli enti preposti all'individuazione di soluzioni a medio e lungo periodo, così da ridare solidità all'azienda e, di conseguenza, alle tante lavoratrici e lavoratori impiegati».

E Benini prosegue: «L'unico modo per dare un futuro a tutta l'area è lavorare avendo una visione ampia, gettando lo sguardo al futuro. Dall'azienda è profondamente interconnessa al resto dell'area produttiva del Casone. Se dovesse malauguratamente fermarsi, si innescherebbe una bomba occupazionale ed una crisi economica devastante, che non vogliamo e non possiamo permetterci». Per il sindaco di Follonica, il nuovo approccio deve tradursi in termini di investimenti per la riduzione dei gessi rossi, tornando a parlare di realizzazione di nuovi impianti, e cercando accordi concreti con la Nuova Solmine, disposta a valutare di accogliere il materiale di scarto all'interno della sua proprietà. «La notizia del Tar offre una soluzione momentanea – conclude Benini – spetta adesso anche all'azienda fare passi ulteriori. Sono stato e sono in stretto contatto con sindacati, Rsu e dipendenti: continuiamo a lavorare per dare un futuro nel nostro territorio».