'Basta con la violenza organizzata'. Il PD condanna la devastazione della sede nazionale della CGIL e chiede che siano puniti subito i colpevoli

"La libertà in democrazia è rispetto per le regole e per gli altri".Grosseto: «Le manifestazioni che si sono tenute a Roma e Milano promosse contro il green pass - afferma  Giacomo Termine, segretario provinciale del PD - hanno avuto come caratteristica comune la violenza. Violenza che parte dal rifiuto di rispettare le regole dettate da un governo democratico e che si esprime in slogan e comportamenti prepotenti, incivili, arroganti.

Le azioni compiute da alcuni partecipanti contro la sede nazionale della CGIL sono parte di un fenomeno da condannare nel suo insieme. Affermare, infatti, che le violenze siano responsabilità soltanto di cosiddetti infiltrati appartenenti a organizzazioni come Forza Nuova è riduttivo. Gridare libertà, come hanno fatto i manifestanti, limitando la libertà dei cittadini con il lancio di bombe carta, facendo barricate, scontrandosi con la polizia, è un segno preoccupante da prendere sul serio.

Nell'organizzazione di manifestazioni di questo genere è chiara la connivenza corresponsabile da parte di quel centro destra che oggi richiede le dimissioni del ministro Lamorgese mentre le forze dell'ordine si sono comportate con grande responsabilità e professionalità.

Devastare una sede sindacale e la capitale d'Italia, accerchiare il Parlamento, sede delle istituzioni nazionali, questo è un atto illegale che deve essere perseguito con durezza.

Nessuna giustificazione è possibile, il dissenso così espresso non può e non deve essere ammesso.

Invece di attaccare le istituzioni è tempo che Fratelli d'Italia e la Lega si liberino da quei legami pericolosi e quei rapporti politici con movimenti neofascisti che hanno come modalità di comportamento la prevaricazione violenta di chi non la pensa come loro.

La violenza organizzata non deve più avere nessun spazio nel nostro Paese, nelle nostre città.
Richiediamo un'immediata e forte repressione nei confronti di coloro che hanno compiuto reiterati atti di violenza nelle città.
In particolare devono essere identificati e perseguiti tutti coloro che hanno invaso e devastato la sede della CGIL.
Noi faremo muro, deciso e fermo, lo diciamo con chiarezza. La democrazia non si tocca».