Bartolini (Pd): «Il futuro dei balneari finisce con il 2024»

Il futuro dei balneari finisce con il 2024. Il Comune disconosce quanto fatto in precedenza e consegna agli operatori solo incertezze

Grosseto: «Il futuro dei balneari a Grosseto finisce con il 2024. La risposta dell’amministrazione è un rimpallo burocratico, la politica sta a zero, l’interesse per le imprese ugualmente». Commenta così il capogruppo Davide Bartolini la risposta arrivata dal vicesindaco all’interrogazione portata in consiglio comunale ieri, 12 settembre, riguardante lo stato dell’arte delle concessioni balneari a Grosseto.

Con la delibera di giunta 527 del 28 dicembre 2023, infatti, l’amministrazione ha sancito la decadenza degli atti suppletivi appena firmati nel 2021 accettato il differimento del termine di scadenza delle concessioni come da legge 118 del 2022, al 31 dicembre 2024.

 «Insomma, è stato disconosciuto quanto fatti in precedenza – dice Bartolini – Il Comune fa una giravolta e fa finta che non sia successo nulla. Ma chi lavora, credo che sappia bene cosa cambia dall’avere un orizzonte di stagioni che arriva fino al 2033 all’averlo fino al dicembre di questo anno».

«L’amministrazione – prosegue il capogruppo PD - accettando il differimento delle concessioni al 31/12/2024 con delibera di giunta, non ha manifestato il coraggio e la responsabilità politica di difendere una posizione chiara e netta su una procedura, di cui si sono fatti garanti con le Imprese Balneari, garantendo l’estensione dei nuovi atti suppletivi ai balneari fino al 2033. A questo punto sarà una legge nazionale a esprimersi ulteriormente sulle concessioni».

La risposta arrivata dal Comune a Bartolini è stata preceduta dal decreto legislativo del governo, dove però non c’è alcuna garanzia ma solo proroghe. «È vero che qualche settimana fa di cosa stesse facendo il governo non se ne sapeva nulla e ora qualcosa sappiamo – dice Bartolini – Allo stesso tempo mi risulta anche che molti balneari non siano contenti di questo decreto. E, come ha detto anche il vicesindaco, probabilmente si avrà il quadro completo a primavera 2025».

«Probabilmente l’amministrazione non ha ben chiaro che gli operatori hanno bisogno di risposte – prosegue Bartolini - e non di quelle che mi sono state date in consiglio comunale. Ho capito benissimo che gli uffici tecnici hanno lavorato e credo abbiano lavorato bene, ma la politica in questo Comune che vuole fare? Preferisce difendersi dietro alla confusione burocratica come ha fatto in Consiglio, oppure si decide a dare futuro alla città e a chi ci lavora? L’amministrazione non ha spiegato la questione in consiglio ma, in qualche modo, dovrà farlo con i balneari e tutti gli imprenditori del settore».

A Castiglione della Pescaia, amministrazione presa come esempio dall’amministrazione grossetana, le cose sono andate differentemente. «Lì l’orizzonte 2033 è stato rispettato – chiosa Bartolini – così come la giusta pubblicità dell’avviso pubblico per gli operatori. Non è stata fatta solo sul sito ma anche sul bollettino regionale (Burt). L’assessore mi ha chiaramente risposto che per Grosseto l’avviso sul Burt non è stato pubblicato perché non era obbligatorio».

«Eppure sarebbe tra le buone pratiche da seguire – dice Bartolini – ma non è stata presa in considerazione. E rimane il fatto che l’amministrazione è convinta di aver fatto bene così per le assegnazioni».

Il futuro dei balneari Grossetani dipenderà quindi solo dalla penna del governo. «Con quella delibera di giunta l’amministrazione disconosce quello che ha fatto in precedenza, rimette in discussione tutto e si mette nelle mani di una legislazione ancora fumosa – conclude Bartolini - Finché non uscirà qualcosa di certo dal Parlamento il comune avrà le mani legate. Il futuro prospettato quindi è questo, spero di aver aiutato i cittadini a rendersene conto»