Arpat: via libera del Consiglio al bilancio preventivo 2022 e pluriennale 2022-24

L’Aula ha espresso parere a maggioranza, con 20 voti a favore, 11 contrari e un voto di astensione

Firenze: Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il bilancio preventivo economico annuale per l’esercizio 2022 e bilancio pluriennale 2022-2024 di Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. L’Aula ha espresso il parere con 20 voti a favore (Pd), 11 voti contrari (Lega, Fratelli d’Italia, Gruppo misto-Toscana domani) e un voto di astensione (Movimento 5 stelle).

“Non sfuggirà ancora una volta che l’adempimento richiesto è in parte vanificato – ha dichiarato la presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis, illustrando il provvedimento all’Aula –. Il bilancio preventivo è stato adottato dal direttore generale di Arpat il 15 dicembre 2022. Il palese ritardo è motivato anche nella relazione collegio revisori, poiché la Giunta regionale ha approvato la delibera di indirizzi, indispensabile per l’elaborazione del preventivo, nell’ottobre 2022. Questa tempistica – ha osservato la presidente – mette in oggettiva difficoltà la commissione e il Consiglio regionale. Rinnovo l’invito alla Giunta a rivedere i tempi delle delibere di assegnazione delle risorse agli enti collegati, controllati o partecipati, in modo da consentire loro di pianificare le attività”.

Guardando ai dati significativi del bilancio, il valore della produzione, per il 2022, si assesta a 52milioni 350mila 276 euro (più 0,96 per cento sul preventivo 2021). “la voce relativa ai ricavi da prestazione di attività commerciali – spiega De Robertis – ammonta a circa 90mila euro, con una riduzione molto importante, di quasi l’80 per cento, rispetto al previsionale: derivano da attività richieste dall’agenzia e dall’effettiva disponibilità di risorse professionali da poterci dedicare. Sul personale ci siamo soffermati, è stato oggetto con mozioni e interrogazioni a più riprese in questo Consiglio. Dall’agenzia veniva segnalato un problema molto rilevante relativo non solo al numero dei dipendenti, ma anche all’età degli stessi. Ci è stato riferito che c’è stata una crescita di dotazione, il saldo fra cessazioni e assunzioni è di circa trenta unità (10 dirigenti e 20 unità del comparto dedicato ai sopralluoghi). Una crescita piccola, ma che significa un’inversione di tendenza”.

I contributi della Regione ammontano a 48milioni 75mila 49 euro, in aumento rispetto al 2021; quelli dei Comuni a 62mila 273 euro (in aumento); da altri enti pubblici per 876mila 563 euro (in diminuzione); da progetti comunitari per euro 230mila; da altri soggetti per 1milione 218mila 970 euro (in diminuzione).

I costi della produzione sono pari a 49milioni 976mila 887 euro (più 1,03 per cento sul preventivo 2020). La voce acquisti di beni per 1milione 508mila euro (più 13,01 per cento sul preventivo 2021) è rappresentata in buona parte da materiali di consumo per laboratori, carburanti vari e dispositivi di protezione individuale. La voce acquisti per servizi è pari a 6milioni 315mila 987 euro (più 30,04 per cento su preventivo 2021), mentre quella per manutenzione e riparazioni ammonta a 4milioni 489mila 192 euro (più 14,7 per cento su preventivo 2021). Il costo del personale è pari a 34milioni 305mila 111 euro e registra un decremento di circa 208.297 (-0,60 per cento rispetto al preventivo 2022). Gli ammortamenti, la cui dinamica è legata anche al piano degli investimenti, ammontano a 2milioni 426mila 313 euro (più 11,84 per cento su preventivo 2021). Sul fronte del piano degli investimenti 2022-2024, presentato dall’Agenzia, si prevede un investimento complessivo nel triennio di oltre 8 milioni e mezzo di euro.

“Quanto ha detto la presidente non passi senza sottolineatura – ha dichiarato il vicepresidente della commissione Ambiente, Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) – per la gravità di quello che sta succedendo. Arpat per le numerose competenze di carattere ambientale, sempre più in crescita, per ruolo e investimento in termini di denaro pubblico, meriterebbe ben altra attenzione. Il Consiglio regionale dovrebbe essere messo in condizione di esprime parere nel merito, per far lavorare Arpat sulle priorità. E invece viene chiamato alla semplice ratifica. Lo considero un punto di non ritorno. Siamo anche spaventati dal tema centrale del personale, per le decine, centinaia di autorizzazioni ambientali che rilascia la Regione. Abbiamo un’emergenza, lo voglio dire in maniera più forte: i cittadini non ci capiscono più nulla. Qualcuno che si prenda la responsabilità politica. In conclusione, ci sono partite legate agli investimenti che sono state spostate nel tempo, per difficoltà di reperire professionalità adeguate. Rispetto alla situazione attuale, ai grandi procedimenti che sono in corso, siamo preoccupati”.

Per il consigliere Massimiliano Baldini (Lega), “la questione lascia tutti un po’ sconcertati. Appare subito evidente il ritardo del bilancio preventivo e c’è da dire che secondo Arpat la causa del ritardo è da imputare alla Giunta regionale. Sollecitiamo un cambio di ritmo. Siamo di fronte a tutta una serie di bilanci che giungono all’attenzione del Consiglio con grande ritardo, e ci mettono in difficoltà nell’esercitare appieno il nostro ruolo. Anche rispetto alla questione della ratifica – ha proseguito Baldini –, se le cose dovessero andare avanti così, sarebbe uno svilimento assoluto di questo consesso. Un altro elemento importante sottolineato dai revisori dei conti, è la raccomandazione e necessità di prudenza sulla rinnovata implementazione della dotazione organica. Il quadro non può che confermare le difficoltà. Arpat è soggetto particolarmente importante e delicato. Ci sono gravi preoccupazioni, il nostro giudizio è negativo”.