Anpas Humanitas impegnata con una squadra all’ospedale di Prato

Pieri: «una squadra di soccorritori è già a Prato. Altre due sono state allertate». Sensi: «situazione brutta, ci attende un impegno di lungo periodo. So di poter contare sulla disponibilità dei nostri volontari»

Grosseto: Giornata piena quella di ieri (sabato 4 novembre) per tre volontari di Humanitas Grosseto Odv, impegnati all’ospedale di Prato – con orario 8.00-20.00 - nell’ambito di un servizio di supporto garantito nelle aree alluvionate della Toscana centrale dal coordinamento delle associazioni aderenti all'Anpas (Associazione nazionale pubblica assistenze).


«In questo momento – spiega la coordinatrice tecnica di Humanitas, Serena Pieri – abbiamo impegnati su Prato tre volontari soccorritori, Massimo Goracci, Fausto Turbanti e Marco Fioranti, che su richiesta della centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario (Cross), coordinati dalla centrale operativa di protezione civile, sono a disposizione con un'ambulanza di primo soccorso Blsd per lo spostamento dei pazienti dell'ospedale ai piani più alti ed eventuali altri servizi. L'alluvione di giovedì notte e il previsto arrivo di una ulteriore forte perturbazione, infatti, hanno costretto le autorità sanitarie a spostare degenti e personale al primo piano dell'ospedale».


Ieri sera i tre volontari hanno fatto ritorno a Grosseto, ma sono già state allertate altre due squadre composte rispettivamente da 2 e 4 volontari, per coprire il turno di sabato notte e della giornata di domenica.

«Attraverso Anpas - dice il presidente di Humanitas, Christian Sensi - facciamo parte del gruppo di associazioni che garantiscono supporto al servizio di protezione civile regionale. La situazione nelle province di Prato, Pistoia, Lucca e Livorno, anche se in modo differente a seconda dei territori, è davvero brutta. Pertanto, c'è da attendersi un impegno di lungo periodo per ripristinare le condizioni di vivibilità nei luoghi stravolti dalle esondazioni. È molto probabile che nei prossimi giorni ci venga chiesto di fornire assistenza per le operazioni di rimozione di fango e acqua, come abbiamo già contribuito a fare in occasione dell'alluvione in Romagna. Ai nostri volontari chiedo di tenersi pronti, Consapevole di poter contare sulla loro grande disponibilità».