AdF, approvato all’unanimità bilancio 2022: investimenti, sostenibilità e territorio

Sviluppo sostenibile, transizione ecologica, economia circolare, tutela della risorsa idrica, digitalizzazione e innovazione, con lo sguardo rivolto alle nuove opportunità. Presentato ai soci anche il Bilancio di Sostenibilità 2022

Grosseto: L'assemblea dei soci di AdF, riunitasi lunedì 17 aprile, ha approvato all’unanimità i risultati dell'esercizio 2022. Un bilancio importante, che consolida la crescita aziendale e garantisce gli investimenti a favore del territorio previsti per i prossimi anni, improntati alla sostenibilità, all’innovazione e alla transizione ecologica, in linea con il mandato dei soci.

L'utile prodotto nell'esercizio 2022 ammonta a 19,94 milioni di euro e verrà destinato a riserva per quasi 16 milioni, di cui la gran parte con l’istituzione di un fondo vincolato investimenti (FONI) per oltre 13 milioni, mentre 4 milioni verranno erogati ai soci. Un anno particolare, caratterizzato sia dall’emergenza idrica, sia dall’aumento dei prezzi di natura esogena sui lavori, le materie prime e l’energia.

La vastità e le complessità del territorio gestito da AdF, d’altra parte, generano elevati fabbisogni di investimento per manutenere, rinnovare e potenziare le molte infrastrutture a servizio della comunità. Si parla di un terzo della Toscana, con oltre 10mila km di reti e 2.715 impianti gestiti.

L’assemblea, alla quale ha partecipato il 77,87% dei soci, è stata anche l’occasione per presentare in anteprima il Bilancio di Sostenibilità 2022, l’annuale rendicontazione di sostenibilità ormai divenuta per AdF un fondamentale momento aziendale per raccontare in modo trasparente, completo ed accurato le proprie performance di sostenibilità ed il proprio impegno sociale e di governance.

A nome mio e di tutto il consiglio di amministrazione ringrazio i soci per la rinnovata fiducia, la significativa partecipazione e i contributi offerti alla discussione. Dare seguito al mandato ricevuto, mantenere gli impegni presi e puntare al benessere del territorio sono i nostri obiettivi – spiega il presidente di AdF Roberto Renai –. Alla base della nostra azione c’è il patto di fiducia stretto con i soci, che consente di consolidare i risultati ottenuti e modernizzare ancora di più la società, sempre più punto di riferimento per gli investimenti, per la sostenibilità e per l’innovazione necessaria a fronteggiare le sfide del nostro tempo. Ringrazio anche tutti i collaboratori di AdF per il costante impegno, la passione e la professionalità”.

“Ringrazio i soci per la fiducia e per il confermato sostegno ad una governance aziendale che sappia coniugare investimenti e innovazione con una efficace gestione economica e finanziaria, in grado di consolidare l’azienda come soggetto industriale volano di sviluppo per il territorio – sottolinea l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari –. Dopo gli investimenti messi a terra lo scorso anno per oltre 43 milioni e mezzo di euro, nei prossimi tre anni ne sono già stati previsti ulteriori 142 milioni, di cui ben 26 per la depurazione, 8 per l’innovazione e 7 per la digitalizzazione. Sempre con particolare attenzione al miglioramento delle infrastrutture, soddisfazione del cliente, tutela della risorsa, sostenibilità della tariffa, valorizzazione del patrimonio idrico, risposte al cambiamento climatico e ricerca perdite, che negli ultimi 5 anni abbiamo ridotto di oltre 10 punti percentuali risparmiando più di 8 milioni di mc d’acqua”.

Lo scorso anno gli investimenti a favore del territorio sono stati 43,64 milioni di euro, portando complessivamente a quasi 600 milioni quelli fatti dall'inizio della concessione a oggi. Il piano 2022-2031 incorpora un livello di investimenti superiore di circa 90 milioni rispetto al precedente. A livello pro-capite si passa dai circa 80 euro annui per abitante del piano precedente ai circa 104 euro del piano attuale, con punte di 130-140 euro annui per abitante nel prossimo triennio ed un incremento medio di circa 24 euro per abitante l’anno. Valori decisamente superiori alla media italiana (62 euro per abitante), in linea con i paesi del nord Europa.