A Cortona una grande mostra sugli Etruschi con importanti prestiti dai Musei di Maremma: Grosseto e Vetulonia

Grosseto: Dal 5 giugno al 12 settembre al MAEC ( Museo dell’Accademia Etrusca) di Cortona (Ar) si potrà ammirare una importante mostra sul tema dell’illuminazione nel mondo Etrusco dal titolo “Luci dalle tenebre, dai lumi degli Etruschi ai bagliori di Pompei”.

Il percorso espositivo, attraverso reperti provenienti da vari musei archeologici italiani, vuole testimoniare le tecniche di illuminazione naturale e gli strumenti di illuminazione artificiale usati dagli Etruschi.

Tra le opere esposte anche alcuni importanti prestiti provenienti dai Musei di Maremma. In particolare dal Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto (MAAM) abbiamo un fornello etrusco con olla (recipiente in terracotta), una preziosa testimonianza della vita quotidiana dell’antico popolo proveniente dagli scavi della collina nord di Roselle databile tra la fine del VII secolo a.C  alla prima metà del VI secolo a.C.  Anche il Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia ha prestato al museo di Cortona due importanti reperti.

lucerna vetulonia.jpgSi tratta di una lucerna in ceramica nera e soprattutto frammenti di un dolium, un grande orcio che conteneva olio. Reperti provenienti dagli scavi della Domus dei Dolia nel quartiere ellenistico di Poggiarello Renzetti a Vetulonia e databili dal III al II  secolo a.C. “Si tratta di due pezzi molto importanti per una mostra dedicata all’illuminazione nell’antichità in particolare l’orcio – spiega la direttrice scientifica del Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi Simona Rafanelli – perché grazie ad una serie di analisi scientifiche portate avanti dal laboratorio universitario Hercules di Evora in Portogallo, con cui il Comune di Castiglione della Pescaia ha stretto una convenzione, è stato scoperto che questo orcio conteneva un olio specificatamente usato per l’illuminazione.

dolium vetulonia.jpgInfatti nei tre dolium ritrovati durante gli scavi della domus  - prosegue l’archeologa – in due è stato individuato olio di oliva, quindi certamente usato a fini alimentari, nel terzo questo altro tipo di olio vegetale estratto forse da rape o cavolo, usato per alimentare le lucerne. E questo lo sappiamo anche grazie a Plinio il Vecchio che ne parla in uno dei suoi scritti. Questa indagine dei laboratori portoghesi ha quindi portato dei risultati eccezionali – conclude Simona Rafanelli – che raccontano aspetti della vita quotidiana nell’antichità e siamo davvero contenti che nella grande mostra di Cortona ci siano reperti proveniente dal nostro museo e dalla Maremma”.  

Il MAEC si trova a Cortona (Ar) nel Palazzo Casali, piazza Signorelli. La mostra è aperta dal 5 giugno al 12 settembre 2021 tutti i giorni dalle 10 alle 19. Informazioni e prenotazioni: tel. 0575 637235 info@cortonamaec.org  sito web:  www.cortonamaec.org