Fratelli d’Italia, manca poco all'apertura delle scuole, ma tutto è ancora fermo

Grosseto: “Mancano poco più di 15 giorni all'avvio del nuovo anno scolastico e purtroppo le problematiche sono ancora le stesse”, a dirlo è Antonio Cava, responsabile provinciale dipartimento scuola Fratelli d’Italia Grosseto.  

“A nulla sono servite le esperienze dell'anno precedente, - prosegue Cava - riguardo le classi pollaio, i distanziamenti, gli autobus per il trasporto studenti e quant’altro, e a nulla è servita la pausa delle vacanze estive. Il problema scuola c’è, e persiste, e non trova ancora una soluzione. La digitalizzazione risulta ancora incompleta, e non ultimo, abbiamo assistito anche alla grande confusione che si è creata attorno al conferimento delle supplenze annuali, che reca tra i docenti forte preoccupazione”.

“Proprio su quest'ultime, - spiega l’esponente di FDI Grosseto – è stata più volte richiesta una proroga della chiusura della piattaforma predisposta dal Miur, ma il ministero non ha ascoltato e preso in considerazione il nostro timore, con il quale l'algoritmo che poi è la base del conferimento di queste supplenze, non rispetti alcuni parametri, come le precedenze, e pertanto, come è già accaduto per le immissioni in ruolo del 2016 , si verifichi poi lo stesso problema”.

“Ultimo, ma non in ordine di importanza, - commenta Cava - la questione green pass. A questo riguardo, teniamo a precisare di non essere contrari alla vaccinazione e green pass, ma riteniamo opportuno che vengano applicati dei criteri alla base di quest'ultimo documento, in modo equo, logico e ragionevole.  Inoltre, siamo ancora in attesa di vedere le migliorie promesse, a partire dal trasporto pubblico, al fine di decongestionare l'afflusso nei mezzi per trasportare al mattino gli studenti a scuola, per arrivare alla ventilazione delle aule per il ricambio dell'aria, e molto altro”.

“La situazione è ancora una volta in fase di stallo, come del resto tutto il ministero competente. Siamo a poche settimane dalla riapertura della scuola e poco o nulla ancora è stato fatto. A rimetterci come sempre sono gli studenti, le famiglie e il personale scolastico”, conclude Antonio Cava.