L’emozione ha voce, con il Festival di Lettura Scenica 'Parole e Voci' a cura di Liber Pater

Massa Marittima: Il Festival di Lettura Scenica “Parole e Voci” dell’Associazione Liber Pater, giunto ormai alla sua 3^ Edizione, dopo aver aperto i battenti il 25 luglio a Prata con “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”,

è approdato quest’anno nello splendido spazio recuperato di Molinpresso, in località Marsiliana, grazie alla collaborazione con Molinpresso Eventi e Le vie dell’Orto, con il patrocinio del Comune di Massa Marittima.

Dopo le letture sceniche “Donne” e “Nerapolvere”, la prima un riadattamento di una commedia brillante di Clare Boothe, la seconda resoconto e rievocazione della tragedia della Miniera di Ribolla dell’autore e regista, nonché presidente di Liber Pater, Massimiliano Gracili, è stata la volta dello spettacolo teatrale “Flying Circus”, una serie di esilaranti sketches ispirati alla comicità graffiante di Monty Pyton. Lo stupendo spazio di Molinpresso, perfetta e suggestiva fusione di arte, storia e natura, sotto un cielo stellato gentilmente concesso dopo giornate di tempo incerto e pioggia scongiurata, si è rivelato perfetto per ospitare eventi culturali, musicali e gastronomici, con le apericene e le cene a base di prodotti biologici organizzate da Le Vie dell’Orto.

Il Festival continua, tra “Aperitivi con letture” nei bar e letture per bambini, a partire dal 9 agosto con la Lettura Scenica Musicale “Gli innamorati di Fiume Morto” e il 10 agosto con l’incontro pubblico “Voci e Parole di un Epistolario Virale” al Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima, per concludersi il 16 agosto con Ulderico Pesce nello spettacolo teatrale “L’innaffiatore del cervello di Passannante”.

Ulderico Pesce, attore, regista e autore lucano, è tra i più importanti esponenti del teatro di narrazione e impegno civile in Italia. Ha lavorato con Giorgio Albertazzi, Carmelo Bene, Luca Ronconi e Gabriele Lavia tra gli altri.

Nel suo spettacolo racconta la vicenda dell’anarchico Giovanni Passanante che nel 1878 attentò al re Umberto di Savoia con un coltellino e per questo condannato all’ergastolo.