Welfare, 22 milioni per terzo settore e welfare. A dicembre la firma dell’accordo

Giani e Spinelli illustrano la pre-intesa e la scelta politica da cui nasce

Firenze: Un impegno economico, che vale 22 milioni di euro in tre anni (fino al 2027), ed una precisa scelta politica. “Quella – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - di salvaguardare e riconoscere l’importante valore sociale del lavoro delle cooperative a supporto del settore socio-sanitario, pilastro e nota caratteristica del welfare toscano. Una scelta per salvaguardare l'equilibrio del sistema”. “Una scelta – evidenzia ed aggiunge l’assessora alle politiche sociali, Serena Spinelli – che coniuga qualità del lavoro e qualità dei servizi e che per noi costituisce anche un modello economico: un modello che parte dell’impegno per la collettività e dalla valorizzazione delle competenze”.

L’accordo, illustrato da presidente e assessora nel corso di una conferenza stampa alla presenza dei rappresentanti del mondo delle cooperative e delle organizzazioni sindacali, sarà firmato entro il mese di dicembre.

Il prologo della vicenda è costituito dal rinnovo, a febbraio 2024, del contratto collettivo nazionale di lavoro per le cooperative sociali 2023-2025, che ha migliorato le condizioni economiche dei lavoratori e delle lavoratrici del settore. A parità di risorse e con gli appalti già in essere, gli aumenti rischiavano però di tramutarsi in minori servizi o razionalizzazioni che avrebbero penalizzato il welfare toscano.

“Sappiamo – chiosa Spinelli – che il welfare regionale poggia anche sulla capacità del sistema cooperativo di produrre servizi di qualità e percorsi di inclusione lavorativa di persone con fragilità o in condizioni di svantaggio".

La Regione ha così deciso di mettere a disposizione del sistema delle aziende sanitarie 10 milioni di euro nel 2025 per l’adeguamento dei servizi in appalto e 12 milioni di euro tra il 2026 e il 2027 per l’incremento dei servizi a tariffa. "Un impegno a salvaguardia dei servizi di welfare resi e dell’equilibrio dell’intero sistema: un impegno a sostegno di migliori e giuste retribuzioni per i lavoratori" precisa Giani. E affinchè la ricaduta sia certa e uniforme, sarà aggiornata anche la normativa che risale a venti anni fa, in modo da fare del contratto cooperative sociali il contratto di riferimento.

Soddisfazione da parte del mondo delle cooperative, ovvero le centrali Confcooperative-Federsolidarietà, Legacoop Toscana Dipartimento Welfare e Agci-Imprese Sociali. “Siamo molto soddisfatti – dicono - per le risorse aggiuntive decise dalla Regione Toscana a sostegno della cooperazione sociale e dei servizi sociosanitari, una decisione che arriva al termine di un percorso di lavoro lungo e complesso”. “Occorre garantire – aggiungono - che i fondi siano orientati a sostegno delle realtà che operano sul territorio. Rimaniamo a disposizione per collaborare in ogni fase di questo percorso, affinché benefici concreti arrivino a tutto il settore cooperativo e ai suoi lavoratori”.