Giorgieri, Betti: "L’attenzione sulla crisi Venator non deve abbassarsi"
VENATOR: fondamentale l’unità d’azione tra lavoratori, cittadinanza, istituzioni e sindacati.
Scarlino: "Nell’aprile 2018, a Pasqua, mi trovavo al porto di Scarlino per sostenere le iniziative dei lavoratori e dei sindacati contro i licenziamenti allora previsti. Martedì 31 dicembre ero, come tanti, altri al Consiglio Comunale aperto a Scarlino per sostenere i lavoratori e le lavoratrici di Venator e dell’indotto. Indotto di cui non dobbiamo mai dimenticarci perché è il primo a pagare le conseguenze delle crisi industriali.
C’ero nel 2018 e c’ero anche il 31 dicembre perché credo sia assolutamente fondamentale e prioritaria la solidarietà tra lavoratori e lavoratrici di aziende diverse. Purtroppo le modalità della vicenda Venator ricordano molto da vicino quanto accaduto negli anni scorsi a Piombino e lo dico con cognizione di causa perché io, in seguito alla crisi del polo siderurgico piombinese, ho perso il mio lavoro. Una delle cause che contribuirono alla mancanza di iniziative e di lotta sul territorio fu lo scollamento tra la fabbrica e la cittadinanza, tra i lavoratori della fabbrica e i lavoratori delle altre realtà piombinesi e comprensoriali. Dobbiamo fare in modo che questo non accada nel nostro territorio, un territorio che non può avere una mono cultura economica ma dove turismo e industria devono andare avanti di pari passo.
Bene quindi i consigli comunali aperti come quello di martedì 31 a Scarlino e bene quello già comunicato dalla Sindaca di Gavorrano Stefania Ulivieri per sabato 11 gennaio. E grazie a tutte le amministrazioni del territorio presenti martedì a Scarlino perché l’interesse dei lavoratori, delle lavoratrici e delle loro famiglie è prioritario. La palla ora passa in mano all’azienda, che deve decidere se investire e proseguire con l’attività oppure vendere, ed al Ministero competente e quindi al governo nazionale. In questi anni è stato dato troppo credito a chi ha minato il campo con dichiarazioni basate su nessun fondamento scientifico, come ha ricordato anche Andrea Comin (CISL) nel suo intervento al consiglio comunale aperto. Ci sono stati anche notevoli ritardi da parte della Regione che solo recentemente ha accelerato l’iter per consentire all’azienda di poter procedere con il riavvio degli impianti, sempre che lo voglia fare. Ma, senza dimenticare il passato e le singole responsabilità, ora dobbiamo pensare al futuro e a ciò che è possibile fare.
Io penso che, parallelamente ai consigli comunali aperti ed alle iniziative istituzionali, sia arrivato il momento di una grande mobilitazione a carattere provinciale dove partecipino sì le forze politiche e le istituzioni locali, ma dove gli attori principali siano i lavoratori. È necessaria una manifestazione imponente e importante che blocchi, se necessario, il territorio per far capire ancora di più l’importanza della questione Venator ed il rischio che corrono i lavoratori. Una manifestazione coordinata dalle confederazioni sindacali e concordata con i massimi livelli istituzionali e con il supporto delle varie amministrazioni locali. Questo è, umilmente, l’appello che faccio sia ai sindacati sia alle istituzioni. Ringrazio infine le rappresentanze sindacali alle quali esprimo tutta la mia vicinanza. So bene quanto sia difficile il ruolo delle RSU, specialmente in certe situazioni di crisi industriali, avendolo ricoperto per 15 anni a Piombino. Concludo ribadendo il concetto che serve la massima solidarietà tra i lavoratori delle diverse aziende ed è fondamentale il supporto della cittadinanza. Dobbiamo prendere come esempio quanto sta accadendo alla ex GKN di Campi Bisenzio, dove la battaglia dei lavoratori e delle lavoratrici di un’azienda è diventata la battaglia di una città e di un territorio, assumendo una rilevanza nazionale", conclude Gianluca Quaglierini, segretario PRC Follonica.