UIL FPL sul licenziamento del dipendente della Misericordia

Grosseto: È bene premettere che la UIL FPL non intende attaccare gratuitamente il mondo del volontariato e del Terzo Settore che anzi riteniamo colonna portante per i servizi alla persona.

Preme tuttavia sottolineare che quando enti del Terzo Settore, come la Misericordia, prestano la loro opera con l’impiego oltre che di volontari, di dipendenti e utilizzano per questo risorse pubbliche, si trovano investiti anche di un ruolo di “datore di lavoro” e per questo sono chiamati al rispetto delle norme previste dai contratti applicati.

Entrando nello specifico si rileva che quanto preannunciato da questa organizzazione sindacale si è rivelato vero e il dipendente, dopo la sospensione, ha ricevuto la lettera di licenziamento per “giusta causa”. Secondo le parole del presidente dovremmo, come sindacato, inchinarsi al suo volere ed accettare con un “OBBEDISCO” la decisione che a nostro avviso è ingiusta e deve essere rigettata in pieno.

Non solo non siamo d’accordo ma ricorreremo in tutte le sedi affinché sia ripristinato il rapporto di lavoro. Rileviamo infatti che dopo un’assenza di 60 giorni c’è un obbligo di rispetto della norma contrattuale che prevede la visita del medico aziendale per stabilire l’idoneità del lavoratore a riprendere il servizio e tale norma è stata disattesa completamente dalla Misericordia.

Quindi la “giusta causa” invocata nella lettera di licenziamento è da respingere e lo contesteremo con un presidio che programmeremo nelle forme previste dalle norme per rendere pubblica la vicenda.

Segreteria della UIL FPL Toscana e Area Vasta Sud Est