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Trump: Coldiretti Toscana, sono dazi amari per Made in Tuscany. Per consumatori usa rincari per 200 milioni di euro
Firenze: Sono dazi amari per il Made in Tuscany a tavola. Il dazio doganale al 20% su tutti i prodotti agroalimentari porterà a un rincaro da almeno 200 milioni per i consumatori americani, con un calo delle vendite che danneggerà le imprese regionali, oltre ad incrementare il fenomeno del Tuscany Sounding che negli Stati Uniti vale 2 miliardi di euro. Al calo delle vendite va poi aggiunto il danno in termini di deprezzamento delle produzioni, da calcolare filiera per filiera, legato all’eccesso di offerta senza sbocchi in altri mercati.
E’ quanto stima Coldiretti Toscana in merito all’annuncio del presidente americano Donald Trump di imporre delle tariffe aggiuntive ergo omnes su tutte le merci europee. “L’introduzione dei dazi su vino, olio, formaggi ed in generale su tutto il paniere agroalimentare avrà inevitabili contraccolpi sia per le imprese esportatrici sia per i consumatori su cui ricadranno gli aumenti. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – La logica dei dazi e controdazi ha dimostrato nel tempo di essere miope e controproducente per tutti: rischia di rallentare la crescita, aumentare l’inflazione e generare un clima di instabilità e sfiducia. E’ una guerra commerciale inutile e dannosa. Questo però, per l’Europa, deve essere il tempo della prudenza e della diplomazia evitando reazioni smisurate o di pancia. Se c’è un margine per trattare, l’UE deve farlo”.
L’America è un mercato strategico per il Made in Tuscany che nel 2024 ha superato il miliardo di euro con una crescita su base decennale del 128%. Con quasi un prodotto su tre (27%) è il l’area commerciale più importante dopo il mercato Europeo. Olio e vino sono i prodotti più richiesti con poco più di 900 milioni di euro.