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Tpl, Giani: “Servizio At migliora. E’ svolta che serve alla Toscana”
Il punto dopo 1000 giorni di attività
Firenze: Con il consistente rinnovo del parco mezzi, le nuove assunzioni, l'implementazione delle tecnologie, dopo 1000 giorni di servizio, Autolinee Toscane (At) sta centrando gli obiettivi del piano delineato con la Regione Toscana a favore della mobilità pubblica su gomma. Dopo un avvio faticoso, determinato anche da una congiuntura particolarmente sfavorevole (Covid, la guerra in Ucraina che ha comportato un notevole aumento dei costi, il lungo contenzioso con i gestori uscenti), At sta andando a regime ottemperando alle richieste della Regione che ha sempre spinto per il rinnovo e la modernizzazione della flotta, l'implementazione del personale, la puntualità ed efficienza dei mezzi.
Il punto dopo 1000 giorni di entrata in vigore del servizio è stato fatto stamani presso il Deposito di At in via Pratese dal presidente Eugenio Giani con l’assessore ai trasporti e mobilità Stefano Baccelli, il presidente di Ratp Dev Italia Federico Tonetti, – menbro del comitato esecutivo di Ratp Dev e il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli.
“Il servizio sta migliorando sempre di più- dichiara Eugenio Giani-. La Regione crede molto nel trasporto pubblico che per noi – prosegue- vuole essere un po’ il biglietto da visita dell’identità di una Toscana che sa far funzionare i propri servizi. Dopo 1000 giorni dall’entrata in vigore del contratto con At, dopo le difficoltà iniziali dovute al Covid, l’aumento del costo del carburante dovuto alla guerra in Ucraina, Autolinee Toscane sta migliorando, avvicinandosi a quella svolta necessaria al trasporto pubblico che deve essere sempre più efficiente ed efficace nel gestire gli oltre 22mila chilometri quadrati della Toscana”. Giani ha ripercorso le tappe del contratto che durerà 11 anni. “Dall’inizio ad oggi – ha spiegato ancora Giani- sono entrati in servizio 426 nuovi bus ed entro il 2024 ne saranno immatricolati ulteriori 246 per un totale di 700 bus nuovi. Con gli autobus nuovi scompaiono i tanti problemi di manutenzione che ci sono stati fin’ora. Noi siamo vigili e lo saremo affinché in tutta la Toscana il servizio continui a migliorare”. Giani ha poi ricordato l’impegno della Regione con circa 300milioni all’anno per il contratto di servizio; “l’auspicio è che i Comuni collaborino, con corsie dedicate, agevolino quindi il percorso e dove c’è la tranvia, nell’area metropolitana fiorentina, le linee dei bus vengano riviste in funzione della tranvia nell’ottica dell’ intermodalità. Con 102milioni di chilometri garantiti da Autolinee toscane – ha concluso il presidente- , siamo convinti che la Toscana così attrattiva e famosa nel mondo possa, sul trasporto pubblico, dare un segno di efficacia, efficienza e di servizio ai cittadini”
L’assessore Baccelli si sofferma sull’efficacia della fase di transizione “che ha consentito – spiega- ad oltre 5mila dipendenti di passare dalle 14 aziende di provenienza ad un unica azienda, anche grazie al gran lavoro dei sindacati e della Regione. Tutto questo è avvenuto con grande serenità complessiva” E sull’andamento del servizio Baccelli prosegue: “Le cose stanno andando bene, siamo in anticipo sui tempi, entro il 2024, 700 bus nuovi saranno in esercizio ed entro il 2025 altri 700. E l’innovazione tecnologica; il sistema Avm che consentirà entro novembre un monitoraggio costante, una qualità del servizio, una sua regolarità e anche un miglioramento dell’app”. Baccelli ricorda “gli accordi con le 3 università della Toscana, il Pegaso metropolitano, le paline intelligenti, e il sistema di video sorveglianza nei bus che consente di alzare il livello di sicurezza per gli utenti e gli autisti e quindi una fruizione migliore. Non tutto è stato fatto – sottolinea- , ma il servizio dal punto di vista qualitativo è migliorato in questi ultimi mesi, ce lo dicono anche le proteste che sono dimezzate. Il salto di qualità ulteriore sarà con l’intermodalità – specifica Baccelli- in particolare con i treni, le 14 linee regionali, una complementarietà fra il servizio su gomma e quello su rotaia come pure da un punto di vista infrastrutturale un migliore collegamento con le stazioni ferroviarie che devono diventare sempre di più un hub di intermodalità con parcheggi per privati., bici, interconnessione con i bus e il sistema tranviario. Rafforzare dunque il gioco di squadra conclude Baccelli- rispetto al quale come Regione Toscana investiamo qualcosa come 670milioni di euro l’anno”
Il contratto di servizio con At, per il quale la Regione stanzia ogni anno circa 300 milioni di euro, è in essere dal 1 novembre 2021, ed avrà validità per 11 anni. Ha chiuso una fase importante del processo di riforma avviato fin dai primi anni 2000 (con gare provinciali), evolutosi con lafinanziaria regionale del 2011, che ha previsto un unico gestore per il lotto unico regionale individuato quale ambito territoriale ottimale del servizio, ed un nuovo modello di governance, caratterizzato dall’esercizio associato delle funzioni fra Regione, Province e Comuni.
La gara prevedeva che:
• all’avvio del servizio da parte del concessionario i chilometri nel lotto unico regionale
sarebbero stati pari a circa 106 milioni annuali
• entro 24 mesi circa 10 milioni di chilometri sarebbero stati trasformati in servizi nelle aree a
domanda debole, da affidare da parte degli enti locali, mentre sarebbero rimasti nel lotto unico regionale circa 98 milioni di chilometri.
Attualmente vengono messi in esercizio, in forza del contratto sul lotto unico regionale, circa 102 milioni di km, mentre sono in corso le procedure di affidamento dei servizi in area debole per circa 10 milioni di chilometri, servizi a supporto della rete regionale, da parte di alcune Province toscane.
“Grazie alle novità che abbiamo introdotto e gli investimenti sostenuti nei nostri primi mille giorni di servizio – aggiunge Gianni Bechelli- , Autolinee Toscane è la prima azienda di Tpl italiana per recupero passeggeri dal Covid in poi: siamo al 95% di recupero, mentre la media nazionale è intorno al 90%. Ricordiamoci che con lo smart working tornare al 100% sarà difficile ma è un nostro obiettivo a partire dall’anno prossimo, continuando a rinnovare il nostro parco mezzi e abbassando l’età media della nostra flotta. Fondamentale sarà il colloquio tra la nostra azienda e le realtà locali per consentire al Tpl di essere davvero in grado di fare il salto di qualità, in modo da erodere la quota di trasporto privato che ancora impatta sulla qualità della vita della nostra città”.
“Guardando al futuro di At – spiega ancora Federico Tonetti-, i concetti chiave sono tre: svolta; unità e Toscana diffusa. Siamo ad un punto di svolta che ci vede alla vigilia del più grande sforzo di tutta la concessione per quanto riguarda l’investimento in nuovi autobus: ne stanno arrivando 700 per il 2025, un terzo del totale del contratto, per favorire la transizione ecologica. Riguardo all’unità, la nuova visione di at per i prossimi otto anni deve essere allineata alla visione della Regione, a quella degli enti locali, dei sindacati e degli altri operatori toscani del settore, perché tutti condividiamo lo stesso obiettivo: offrire il miglior servizio possibile ai nostri passeggeri. Il terzo punto è quello della Toscana diffusa. In una regione unica nel panorama del Tpl europeo per dimensioni e varietà, ogni giorno gli oltre 5mila collaboratori di at si danno da fare per connettere comuni e persone. Mi sento quindi di dire che anche noi siamo orgogliosamente la Toscana”.
Ecco nel dettaglio, i più rilevanti cambiamenti del servizio di trasporto pubblico su gomma:
Rinnovo del parco mezzi
L’offerta presentata da At prevede l’acquisto, negli 11 anni di vigenza del contratto, di circa 2100 nuovi mezzi, che andranno a sostituire i circa 2900 attualmente in servizio, per portare a circa 6,5 anni (dagli attuali 13) l’età media del parco mezzi. Dal 1° novembre 2021 ad oggi sono entrati in servizio 426 nuovi bus, di cui oltre 200 sono stati
finanziati grazie ai fondi pubblici, il resto acquistati da At in coerenza con l’offerta di gara. Entro il 2024 è prevista l’immatricolazione di ulteriori 246 nuovi bus, consentendo quindi la
rottamazione di tutti i bus Euro 2 presenti nella flotta all’avvio del servizio. Oltre al rinnovo di circa 2100 bus grazie all’offerta di gara di Autolinee Toscane, il contratto
prevede l’obbligo, per il concessionario, di dare attuazione ai programmi di rinnovo dei bus disposti dalla Regione a valere su fondi da questa individuati in attuazione di interventi regionali, nazionali o europei, tra i quali di particolare importanza quelli previsti dal ‘Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile’.
Il Piano, previsto dalla legge di bilancio 2017 e approvato con Dpcm del 17 aprile 2019, è dedicato al rinnovo del parco autobus dei servizi di trasporto pubblico locale ed al miglioramento della qualità dell’aria e destina a tal fine risorse alla Regione Toscana e agli Enti Locali per oltre 319 mln su un arco temporale che va dal 2018 al 2033 con investimenti sia per l’acquisto di nuovi mezzi a basso impatto ambientale (in prevalenza elettrici, a idrogeno e metano), sia per le infrastrutture di ricarica. A ciò si aggiungono le risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal Fondo complementare al PNRR.
Implementazione delle tecnologie
In coerenza con le previsione del Contratto tutta la flotta è stata dotata di tecnologia Avm
(Automatic vehicle monitoring), che entro 3 anni dall’avvio, ovvero al 1° novembre 2024, renderà possibile la localizzazione satellitare dei veicoli e la conseguente possibilità di monitoraggio in continuo della qualità del servizio, in termini di puntualità e regolarità, nonché informazione all’utenza sull'orario di passaggio dei bus alla fermata grazie alle paline intelligenti, incrementate di ulteriori 1.013 unità installate alle principali fermate decise con gli enti locali, finanziate da At come previsto dal contratto.
Ogni mezzo è stato dotato dalle 5 alle 7 telecamere che registrano ciò che avviene al suo interno, servendo da deterrente per comportamenti illegali ma anche da ausilio per le forze dell’ordine che ne possono fare richiesta. Tutti i nuovi bus sono dotati di pedana per garantire l’accesso alle persone a mobilità ridotta.
Politiche del personale
Per risolvere la problematica della carenza di personale conducente, causata sia dal trasferimento di non tutto il personale dai gestori uscenti al subentro e aggravata da una fase congiunturale di carenza internazionale della figura professionale, At ha assunto dall’avvio del contratto 1.079 conducenti, di cui 495 formati tramite la propria accademia, una scuola di formazione per aspiranti autisti.
Vendita dei titoli di viaggio
Come previsto dal Contratto, in parallelo al titolo cartaceo, At ha attivato l’acquisto del biglietto tramite SMS, con l’App TABNET, emettitrici automatiche e tramite le biglietterie fisiche, tutte ristrutturate e ammodernate per dare maggiore comfort a passeggeri e dipendenti.
E’ stata sviluppata l’app At(che ad oggi conta oltre 1 milione di download) che consente di pianificare i viaggi ma anche comprare biglietti singoli e abbonamenti.
Infine è stata attivata la modalità di pagamento contactless, con carta di credito, su tutta la flotta della Toscana, denominata Tip Tap, prima esperienza regionale diffusa che ha introdotto questo sistema su tutta la rete urbana ed extraurbana rendendo, insieme alle altre forme di pagamento presenti, il Tpl estremamente accessibile.
Ad oggi, sono più di 442 mila le persone registrate nel sistema di vendita shop.at-bus.it per
comprare abbonamenti e biglietti online.
Comunità e Toscana Diffusa
Si sottolinea il fondamentale lavoro che viene svolto congiuntamente dagli uffici competenti della Regione Toscana e degli enti locali (Province e Comuni), che si incontrano a cadenza indicativamente mensile per decidere, in base alle valutazioni di fattibilità tecnico economica fornite da At, come pianificare il Tpl a livello territoriale, conoscendo necessità, anche quelle emergenti, sulla base delle risorse a disposizione. Si ricordano inoltre gli accordi e le convenzioni per l’incentivazione dell’uso del Tpl, come ad
esempio quelle con le Università di Firenze, Siena e Pisa per garantire abbonamenti agevolati per gli iscritti; il sostegno economico per l’integrazione tariffaria con il titolo di viaggio integrato Pegaso, valido su tutto il territorio regionale anche per i servizi ferroviari, e Pegaso Metropolitano valido nell’ambito metropolitano fiorentino (bus/tram/treno).
Da segnalare infine l’iniziativa “Destination Tuscany”, per promuovere l’uso del Tpl
anche ai fini turistici, evidenziando le linee disponibili per raggiungere le località di mare,
montagna o città d’arte.