Tpl. FDI, La Pietra: 'Regione Toscana paghi subito aziende di trasporto o grave rischio per il pagamento degli stipendi ai lavoratori'

Firenze: "La Regione Toscana ancora non paga alle aziende del trasporto il servizio svolto per i mesi di aprile e maggio, mettendo a rischio il pagamento degli stipendi dei lavoratori.

Fra corrispettivi per servizi già resi e rimborso contributi per bus già acquistati, si parla di 90 milioni di euro di mancati pagamenti. Un atteggiamento a dir poco irresponsabile in un momento così delicato sia per le aziende sia per i lavoratori e le loro famiglie". - A dirlo in una nota il senatore di Fratelli d'Italia Patrizio La Pietra.

“Non è chiaro il motivo di questi ritardi in quanto le cifre erano già in bilancio, e non vorremmo pensare che possa essere un'azione volta a mettere in difficoltà le aziende per il loro rifiuto di procedere con la firma dei contratti di cessione dei beni. Ad ogni modo, qualsiasi sia il motivo, la Regione si rende responsabile del mancato pagamento del servizio mettendo in crisi non solo i dipendenti delle aziende del trasporto ma anche tutte le aziende dell’indotto.

"Ma questo non è l’unico tema che rende la Regione responsabile di un disastro annunciato. Basti pensare che nelle prime settimane di settembre dovrà partire l’orario e l’organizzazione del trasporto scolastico. Il distanziamento sociale che non permette più un affollamento degli autobus, già congestionato in condizioni normali, dovrà tenere conto di un numero di mezzi e personale maggiore rispetto alla normale programmazione. Molte corse dovranno essere raddoppiate o triplicate, il che significa che occorreranno maggiori risorse da parte della Regione".

"Non è accettabile la posizione di Ceccarelli che liquida la questione dicendo che i sindaci ne dovranno parlare con i nuovi gestori. Il vero problema” - prosegue - “è se la regione metterà nuove risorse per fronteggiare questa nuova emergenza. Inoltre il fatto che la stessa Regione non voglia trovare una soluzione che sospenda le procedure della gara, anche alla luce dell’inchiesta della Procura di Firenze, la rende ancor più irresponsabile. Non solo il buon senso ma anche il principio di precauzione vorrebbe che la gara si interrompesse.

Forse questa non è la soluzione ideale per Rossi e Ceccarelli, che vogliono portare a casa il risultato prima delle prossime elezioni regionali, ma sicuramente sarebbe la soluzione ideale per i cittadini toscani" - conclude La Pietra.