Ai Licei Chelli doppio appuntamento su libertà parola, in collaborazione con università Ca’ Foscari

Grosseto: Libertà di pensiero, libertà di espressione. È l’inizio di una via che porta lontano, all’infinito. È la parola che diventa segno fondamentale della libertà, tra i diritti degli uomini e dei cittadini. È contributo civile per tutti. La troviamo ovunque, coraggiosa, scomoda, impertinente. In mezzo ai pericoli, tra la gente, nella vita di tutti i giorni. Contro l’arroganza, contro la presunzione, contro il potere. La parrhesia, dalle origini della democrazia o ancor prima, chiede che la parola faccia il suo dovere, che dica tutto davanti a tutti, quando è bene anche contro tutti. È la formidabile risorsa della critica e dell’autocritica. Indispensabile. Un bene irrinunciabile. Dove non c’è la libertà di parola finisce la vita, finisce la storia.

È su questi presupposti che il liceo Chelli, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, organizza per venerdì 18 ottobre un doppio appuntamento (al mattino per gli studenti, nel pomeriggio aperto a tutti), dal titolo: «Parrhesia. Libertà di parola».

Nel laboratorio mattutino, i ragazzi saranno coinvolti in un’esperienza di confronto sulle «regole della libertà di parola: gli errori di Tersite, il problema di Cassandra». Tersite è un soldato greco protagonista di un episodio narrato nell’Iliade. Egli inveisce contro Agamennone e ingiuria Achille e gli Achei per indurli a ritirarsi dall’impresa di Troia. La sua figura è divenuta talmente paradigmatica, che Hegel nell’800 coniò l’espressione «tersitismo» per descrivere la condotta di chi è mosso da sentimenti di invidia, ostilità e maldicenza nei confronti dei grandi uomini della storia. Anche con Cassandra si evoca la mitologia greca. Essa era infatti una figura mitica: sacerdotessa nel tempio di Apollo ebbe il dono della profezia, ma profetizzò sempre e solo terribili sventure. Non a caso anche nel parlare comune si dice «Non fare la Cassandra», nei confronti di chi preconizza solo fatti negativi, infausti. E la sindrome di Cassandra è diventata anche una patologia psichica.

A guidare il laboratorio con gli studenti sara Alberto Camerotto, docente associato di Lingua e Letteratura Greca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si interessa principalmente di epica greca (dall’oralità dell’età arcaica fino alla tarda antichità) e delle strategie della narrazione del mito, ma anche di parodia, di commedia e di satira antica. Dal 2010 dirige e realizza per l’Università Ca’ Foscari la pagina web per i Classici Contro: un laboratorio digitale per la ricerca e un simbolo per la libertà di pensiero e di espressione per gli studi classici.

Insieme a Camerotto, il laboratorio sarà guidato da Davide Recci, ex studente liceale del Chelli e oggi tra i curatori del progetto Aletheia alla Ca’ Foscari. Sempre Camerotto e Recci, nel pomeriggio, alle 18, cureranno la seconda parte del laboratorio, aperto a tutti: «Parrhesia in azione per la città. La libertà di parola di Achille, la verità di Cassandra». Introducono e presentano Paola Biondo, preside dei licei Chelli, e Vito Augugliaro, docente di greco e latino ai licei Chelli. Le letture saranno a cura degli studenti del Liceo Chelli, mentre gli interventi musicali della pianista Gala Chistiakova, della scuola di musica Chelli.