Teatro: “L’ultimo nastro di Krapp” apre la rassegna “Altri percorsi”

Venerdì 12 gennaio, alle 21.15, Giancarlo Cauteruccio porta in scena Samuel Beckett al Teatro Fonderia Leopolda.

Follonica: Sarà lo spettacolo “L’ultimo nastro di Krapp”, messo in scena dal Teatro Studio Krypton, ad aprire venerdì 12 gennaio alle ore 21.15, la rassegna “Altri percorsi” che si snoda all’interno del calendario della stagione teatrale del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica (Grosseto). Uno spettacolo diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, che torna, con questa rappresentazione, al suo autore guida, Samuel Beckett, e a uno dei suoi testi più amati, sia in veste di interprete che di regista.

Cauteruccio, quindi, torna a vestire i panni del vecchio scrittore fallito Krapp, esplorando nuovamente quella drammaturgia, sublime e sfuggente, fatta di solitudine e di silenzio.

La pièce, già messa in scena con successo in precedenti edizioni, vede la traduzione di Carlo Fruttero e Massimo Bevilacqua assistente alla regia e ai costumi. È stata scelta nella terna finale del premio Ubu per il miglior attore protagonista nel 2004 e poi, perno nello spettacolo “Trittico beckettiano”, ha visto Cauteruccio ricevere il Premio alla regia dell’Associazione Critici di Teatro nel 2006 al Teatro Argentina.

Instancabile frequentatore della drammaturgia, della poesia, della narrativa beckettiana, Cauteruccio ha al suo attivo nove regie su testi dell’autore irlandese; ha ideato inoltre, con Franco Quadri, due grandi manifestazioni dedicate a Beckett intitolate “Beckett 90 anni” e “Beckett 100 anni” ha pubblicato nel gennaio del 2018 il libro Samuel Beckett “Nel buio di un teatro accecante” con Edizioni Clichy.

“L’Ultimo nastro di Krapp”. Scritto nel 1957 e rappresentato a Londra, questo atto unico mette in scena un solo personaggio, un grande frequentatore dei luoghi della memoria. Il vecchio Krapp, rintanato nella sua stanza in compagnia di un registratore e un numero cospicuo di scatole ben ordinate, sperimenta un viaggio in un altrove temporale, il suo passato. Il tentativo escogitato da Krapp per recuperare quella creatura di un tempo, il se stesso giovane, si fa sempre più inefficiente e non bastano ormai quegli ancoraggi e appigli che aveva inventato tanto tempo prima. La distanza tra il vecchio e il giovane diventa definitiva e alla fine Krapp rinuncia ad ascoltarsi: la voce si scioglie in silenzio, il movimento si raggela in immobilità. Con Krapp, Beckett ci offre uno dei suoi personaggi tipo e una situazione a lui consueta. Un personaggio triste e ridanciano insieme, ironico e autoironico, spesso con venature patetiche, sentimentali e struggenti che rappresenta la situazione di disfatta alla quale il personaggio si adegua in maniera consapevole. Lo scacco del personaggio è anche lo scacco e il fallimento al quale l’artista deve sottostare, come Beckett aveva teorizzato tanto tempo prima: l’arte è fallimento e l’unica possibilità per l’arte è la rappresentazione del fallimento.

I prossimi appuntamenti. La stagione teatrale “Metamorfosi” prosegue il 26 gennaio con “L’avaro” di Molière, messo in scena da Ugo Dighero. La rassegna “Altri percorsi”, invece, continua il 3 febbraio con “La sparanoia” di Niccolò Fettarappa Sandri, il 2 marzo con l’“Uomo calamita” di Circo el grito e il 16 marzo con “Io” di Flavia Mastrella e Antonio Rezza.

Biglietti. Per acquistare i biglietti per gli spettacoli della rassegna “Altri percorsi”, che hanno un costo di 12 euro per gli spettacoli “La sparanoia” e “Uomo calamita” e di 20 euro per “Io”, è possibile rivolgersi all’ufficio Iat di Follonica, in via Roma 49, alla biglietteria del teatro il giorno dello spettacolo o online su www.lepolda.adarte.18tickets.it.