Tavolo della Salute: "Serve un approccio territoriale e un piano per il comprensorio"

Mazzocco e Fedeli: "I Sindaci Benini e Giuntini non hanno ancora capito che serve un approccio territoriale e un piano per la sanità del comprensorio"

Massa Marittima: È bastato un post di un cittadino di Follonica, Leonardo Micheloni, che ha riassunto quanto gli è successo per un banale problema di salute, per scatenare le proteste di numerosi cittadini e delle forze politiche sui quei problemi che da anni vengono indicato dal Tavolo della Salute.

Così anche Paolo Mazzocco attacca partendo dal sindaco della città del Golfo e accusandolo di non avere ancora capito che l'offerta sanitaria debba essere organizzata a livello territoriale e non comune per comune.

Mazzocco va giù duro ”il Sindaco Benini sa di cosa sta parlando? Conosce le criticità della sanità nel suo insieme delle Colline Metallifere? Pensa forse che con un primo soccorso un po' più efficiente a Follonica possa aver risolto le esigenze di cura dei propri cittadini, specie quelli più deboli? Sbaglio o proprio a Follonica pullulano centri privati di ogni genere, che segno è e soprattutto se ne è accorto il Sindaco Benini? Basta con gli interventi di facciata che oramai non ingannano più nessuno, si abbia un sussulto di dignità e si porti ad un tavolo politico tutti i Sindaci delle Colline Metallifere perché è solo così che si può e si deve affrontare il tema sanità pubblica. Il resto è teatro”.

Gli fa eco Luciano Fedeli che sottolinea come le risposte annunciate non siano state messe in pratica per quanto riguarda l’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale mentre le certezze sono invece sui tagli che in questi anni si sono susseguiti. “Siamo andati in audizione presso la Commissione Regionale della Sanità, abbiamo elaborato un documento con tutte le opposizioni sui problemi della sanità del comprensorio, lo abbiamo portato all’attenzione della Commissione Sanità del Comune ed è stato approvato dopo un Consiglio Comunale che ha visto la presenza del Direttore Generale e ad oggi poco o nulla si è visto se non promesse vaghe e in buona parte irrealizzate.”

“La pneumologia è ancora lì in attesa della ripartenza dell’unità operativa semplice voluta dall’azienda e accettata a capo chino dalle istituzioni, per la chirurgia parlano le liste di attesa, pronto soccorso, radiologia e altri servizi al palo. Della sub intensiva non se ne parla più, è stato deciso che non si fa e si va avanti in quella direzione. Per il territorio quello che sta succedendo a Follonica è la sintesi perfetta della destrutturazione dei servizi in atto. Insufficienti i medici assegnati al primo soccorso, taglio della guardia medica e della guardia turistica. Sempre meno su tutto il territorio i medici di famiglia e i pediatri”.

“Dobbiamo pensare ad una azione che metta in rete tutti i soggetti sul territorio” concludono Mazzocco e Fedeli “perché sono evidenti le debolezze istituzionali a cui si sommano quella politica e della società civile. La battaglia non va condotta per singolo ente, partito o associazione perché non porta a nulla, dobbiamo farlo insieme, unendoci per mettere fine a questo scempio che incide sulla vita dei cittadini e sull’economia di tutto il territorio superando i perimetri comunali e le barriere politiche che dividono per rafforzare il fronte di protesta e proposta per la tutela del diritto alla salute nella nostra zona”.