Tavolo della Salute, Ospedale Colline Metallifere: 'Ora è il momento di azioni concrete sul presidio'

Dichiarazioni congiunte di Paolo Mazzocco, Luciano Fedeli, Marco Mazzinghi sul presidio ospedaliero delle Colline Metallifere.Massa Marittima: "Dopo due mesi di blocco sanitario in termini di esami, interventi programmati, visite specialistiche - si legge nella nota -, la Regione ha finalmente preso coscienza dell'abbandono di migliaia di cittadini.

Da una parte dovevamo affrontare l'emergenza covid19, dall'altra abbiamo accumulato un pesante ritardo nella cura delle persone.

Come Tavolo della Salute abbiamo denunciato da settimane questo ritardo e il disagio di chi lo subisce, ora siamo felici di sapere che si riparte, ma leggendo il decreto regionale non troviamo un solo cenno alle assunzioni del personale.

Si parla di nuovi posti letto e di doppi turni in un regime di 12 ore giornaliere, ma con quale personale niente. E così già si sta verificando ciò che temiamo: il ricorso al privato.

Vogliamo essere estremamente chiari, investire soldi pubblici per accelerare esami e visite ai cittadini ha senso solo se parallelamente si avvia un piano di riassetto del personale utilizzando gli organici a disposizione, riqualificando la rete ospedaliera in attesa di colmare con le assunzioni le pesanti criticità già esistenti prima del coronavirus.

La parte ospedaliera vede molte delle attività interessate nel presidio di Massa Marittima dove mancano medici e operatori sanitari come chirurghi, ortopedici, anestesisti, radiologi.

Sono sotto pressione le specialistiche di pneumologia e cardiologia, come possiamo affrontare la ripartenza sanitaria in queste condizioni e, soprattutto, come possiamo riqualificare e potenziare l’offerta.

Esempi concreti ce ne sono. Pneumologia: i medici impiegati per affrontare l’emergenza del virus sono stati spostati al Misericordia di Grosseto, ci auspichiamo tornino quanto prima a svolgere le loro attività su Massa Marittima non vogliamo pensare che si colga l’occasione per farli rimanere stabilmente o parzialmente su Grosseto perché significherebbe chiudere un reparto importante nel presidio.

La chirurgia: come si è appreso dai media molte attività di tipo chirurgico sono state trasferite a Orbetello, su Massa nessuna nuova assunzione per chirurghi e anestesisti. Con questi numeri non siamo in grado di garantire turni hh24 ed quel livello di intervento fatto sino a poco tempo fa. Eppure non molti anni fa cospicue risorse sono state spese per dotare l’ospedale di nuove sale chirurgiche e sarebbe uno spreco farle restare chiuse o relegarle esclusivamente ad attività di basso impatto.

Anche per la cardiologia manca personale e, come sappiamo benissimo, se le prestazioni non raggiungono determinati obiettivi vi è il rischio di ulteriori ridimensionamenti anche per quest’area.

Questi segnali non ci rasserenano e soprattutto i silenzi delle istituzioni fanno paura perché si rischia di decidere in altri luoghi e a subire le conseguenze poi sarebbero i cittadini in un’area già depressa prima del covid e che subirà ulteriori, forti ripercussioni sotto il profilo socio – economico che rischiano di essere amplificate dalla perdita di servizi importanti come la sanità.

Il nostro ospedale deve recuperare rispetto a quello che era prima del maledetto virus e deve essere rilanciato nell’interesse complessivo di un intero comprensorio al quale fa riferimento".