Stop al genocidio
Sabato 21 dicembre, ore 11, piazza Garibaldi
Massa Marittima: Sabato 21 dicembre, dalle 11 alle 12 a Massa Marittima, in piazza Garibaldi, si svolgerà un flash mob per richiamare l'attenzione su quanto sta accadendo nei territori di Gaza occupati dall’esercito israeliano.
Il flash-mob è organizzato dall’Antenna TOS13 di Massa Marittima-Follonica di Amnesty International e si propone di sollecitare la richiesta al governo italiano di sospendere la fornitura di materiale bellico ad Israele nonché la fornitura di addestramento ed assistenza militare al suo esercito. Si chiede anche all’Unione Europea di porre l’embargo sulle armi destinate ad Israele e sulle attrezzature utilizzabili per le azioni del suo esercito nei territori palestinesi da esso occupati. Inoltre, si chiede di esercitare pressioni diplomatiche per un cessate il fuoco immediato e per riconoscere pubblicamente che Israele sta violando il diritto internazionale e commettendo un genocidio.
Accanto ad A.I., parteciperanno al flash-mob altre associazioni del territorio, tra cui Gruppo per la Pace, Centro Studi Agapito Gabrielli, Liber Pater, Spi-CGIL, ANPI Massa M.ma, Montieri e Monterotondo. L'evento gode del patrocinio del Comune di Massa M.ma.
Da oltre un anno, il mondo assiste a livelli inimmaginabili di morte e distruzione nella Striscia di Gaza, dove l’attacco dell’esercito israeliano ha provocato la morte di decine di migliaia di persone, annientato intere famiglie, raso al suolo quartieri residenziali, distrutto infrastrutture critiche e sfollato forzatamente 1,9 milioni di palestinesi (oltre il 90 per cento della popolazione dell’area), causando una catastrofe umanitaria senza precedenti.
Amnesty International ha indagato sulla condotta delle forze israeliane a Gaza e le prove raccolte le hanno consentito di affermare che Israele sta commettendo un genocidio. Dopo gli attacchi guidati da Hamas il 7 ottobre 2023, infatti, l’esercito di Israele ha risposto con azioni di particolare gravità: oltre allo sterminio di decine di migliaia di persone e la distruzione dell’intero abitato, delle strutture sanitarie, dei sistemi idrici, delle strutture produttive, è stato, infatti, anche imposto il diniego alla fornitura di servizi essenziali, ovvero all’assistenza umanitaria e alla fornitura dei beni necessari per salvare vite umane, rendendo la sopravvivenza nella Striscia di Gaza praticamente impossibile e creando le condizioni per la vera e propria soppressione dell’intero popolo palestinese ( si veda, in questo senso, anche il pronunciamento del Tribunale Internazionale dell’Aia e delle agenzie competenti dell’ONU).