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Spostamento degli Uffici Amministrativi della Asl: "Occorre evitare disagi"
Grosseto: Nello scorso gennaio, venne annunciata la ripartizione dei fondi del PNRR che porterà alla sanità maremmana 21 milione di euro. Di questi, una parte saranno destinati alla ristrutturazione del Centro Direzionale di “Villa Pizzetti” di Grosseto, ubicato in Viale Cimabue.
A ”Villa Pizzetti” coesistono da tempo gli Uffici Amministrativi (la Direzione Aziendale, la Direzione delle Risorse Umane, la Ragioneria, L’Ufficio Relazioni con il Pubblico, il Codice Rosa, l’Educazione alla salute), l’Ufficio Tecnico e le Attività Sanitarie (Centro Vaccinale, Veterinaria, Riabilitazione, Prevenzione, Medicina Legale).
Questa convivenza organizzativo-funzionale, si avvale degli ampi spazi per il parcheggio di dipendenti ed utenti (prospiciente l’edificio di Villa Pizzetti, dove è localizzata la grande area di sosta del Parco di Via Giotto) e trova una ottimale situazione logistica, per la presenza del Servizio mensa e Bar all’interno della struttura. La stessa, infatti, comporta la riduzione dei tempi per il ristoro dei dipendenti, rispetto alla fruizione di Ticket Restaurant all’esterno, come tanti altri Uffici Pubblici.
A ciò si aggiunga che non vi è alcun costo per la Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, dato che la struttura rientra nel patrimonio della USL.
«E’ importante, in questo caso - si legge nella nota della Segreteria di Area Vasta UILFpl Toscana Sud Est -, agire con oculatezza, dato che devono essere perseguiti vari obiettivi per giungere alla fruizione delle risorse del PNRR, ovvero ridurre i tempi tecnici, ma anche mettere i dipendenti in condizioni da lavorare “al meglio”, limitando le criticità derivanti da un trasferimento di uffici e perseguendo l’efficacia organizzativo-funzionale dell’approdo in quelli nuovi, evitando (se possibile), aggravi sui costi.
Orbene, dai “media” si apprende che il trasferimento degli Uffici Amministrativi, potrebbe interessare un altro immobile, ovvero quello al momento utilizzato in parte dall’Agenzia delle Entrate, ubicato in Via Belgio. Detta scelta, francamente, non appare “icto oculi” quella ottimale.
Infatti, nell’area interessata, non esistono aree capienti per la sosta degli automezzi, e non è certo praticabile un “servizio mensa” come a Villa Pizzetti o all’Ospedale Misericordia, ad esempio.
In più, l’immobile, non rientra nelle pertinenze patrimoniali della Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, e, quindi, ci sarebbe un aggravio (non indifferente) di costi per le spese di affitto. Non è dato sapere se detta struttura è atta a contenere od ospitare gli archivi correnti, fondamentali per l’espletamento del lavoro, di cui i dipendenti si avvalgono continuamente.
Ciò che si prospetta, qualora fosse questa la soluzione “in itinere”, sono disagi sul lavoro e su tutto ciò che è organico allo svolgimento dello stesso (dal parcheggio, al ristoro, all’archivio). Questo, inutile negarlo comporterebbe perdite di tempo e disagio (ma anche di denaro per via degli affitti).
Occorre oculatezza, dicevamo. Per questo, ci domandiamo (e domandiamo), se è stata effettuata una pianificazione, in questa importante operazione riorganizzativa, che porterà all’Azienda Sanitaria 21 miliardi, ma se non adeguatamente pianificata, potrebbe comportare spese evitabili, disagi e discrasie per i dipendenti e per l’utenza.
Il PNRR è una opportunità da cogliere per ristrutturazioni, adeguamenti, modernizzazioni e miglioramenti, ma va perseguita evitando soluzioni poco funzionali al benessere organizzativo dei dipendenti e del servizio erogato ai cittadini».