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Sport: ecco i progetti per promuovere il fair play nel calcio giovanile toscano
Audizione in commissione Sanità presieduta da Enrico Sostegni (Pd), dell’Associazione culturale Cfpt
Firenze: Riportare e diffondere nel calcio giovanile i valori fondamentali dello sport. Questo l’obiettivo dell’Associazione culturale Calcio Fair Play Toscana (Cfpt), i cui rappresentanti sono stati ascoltati dalla commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).
I vertici dell’associazione hanno presentato ai commissari il progetto “Calcio Fair Play Toscana” e la loro attività nel complesso. Nata durante il Covid, la Cfpt è costituita da dirigenti sportivi toscani che hanno iniziato un percorso partendo dalla loro esperienza di tanti anni. Il primo atto è stata l’elaborazione di un codice deontologico della gestione sportiva, in cui è stato scritto in maniera semplice tutto quello che dovrebbe fare chi è coinvolto nelle associazioni di sport giovanile. “Noi pensiamo – hanno spiegato - che il calcio giovanile sia andato oltre, ci sono troppe tensioni e troppo stress non solo per i ragazzi, ma per tutti coloro che ci agiscono. Occorre tornare alla normalità”.
Un secondo progetto, che è stato intitolato “Cari genitori”, affronta la questione del ruolo dei genitori nel calcio giovanile toscano. Dopo un ampio confronto, è scaturita una lettera aperta rivolta ai genitori in cui sono scritte nero su bianco quelle buone pratiche che dovrebbero seguire. E’ nato anche un video, dal titolo “Il pallone gonfiato”, in cui si affronta con ironia il problema dei genitori che urlano, offendono l’arbitro, del loro rapporto con i procuratori, delle ripetizioni private di calcio, che ora vanno di moda. Dopo un mese il video ha raggiunto oltre 20 mila visualizzazioni, e alcune associazioni lo fanno vedere ai genitori.
Ancora, il 1° marzo scorso in 110 campi regionali, in tutte le gare dei ragazzi under 14, si è svolta la “partita applaudita”: per 70 minuti i genitori sono stati in silenzio, potendo solo applaudire senza fare altri rumori. L’obiettivo, hanno spiegato i responsabili Cfpt, non è ovviamente silenziare le partite, ma far capire agli adulti che si devono supportare i ragazzi senza fare il tifo negativo. In definitiva, è stato sottolineato, bisogna agire per far emergere il talento, perché nel calcio giovanile i ragazzi non sono lasciati liberi di esprimersi: “Dovrebbero cambiare alcune cose, anche aspetti tecnici, bisogna tutti insieme agire per far riemergere valori come lo stare insieme, il divertimento, la sana competizione, oggi valori anche costituzionali”.
Tutti questi progetti hanno ricevuto anche il patrocinio della Regione Toscana, e da parte dell’associazione è stata espressa la richiesta di ulteriori sostegni, visto che l’interesse sta crescendo, così come i progetti e la platea di coloro che ne sono coinvolti.
Da parte dei commissari sono stati espressi apprezzamento per le iniziative, condivisione sul fatto che le responsabilità sono dei genitori, delle proprietà delle squadre che non sono credibili, più in generale di una società che ormai non tollera la mediocrità, e sottolineato come purtroppo questo non accada solo nel calcio ma in molti sport giovanili. E’ arrivato dunque l’auspicio di maggiori sostegni per promuovere i valori fondamentali dello sport e per realizzare infrastrutture sportive libere, dove i ragazzi possano esprimersi senza vincoli e pressioni.