Spadi (Pd): “La sanità non deve essere strumentalizzata”
“Troppo spesso la sanità diventa terreno di scontro politico: se ne parla senza conoscere, strumentalizzando l’argomento”, afferma la consigliera regionale del Pd Donatella Spadi.
Firenze: “È indubbio che la sanità italiana presenti delle criticità, dovute, in primo luogo, alla carenza di finanziamenti da parte del governo. L’Italia è al 16esimo posto tra i 27 Paesi europei dell’area Ocse per spesa sanitaria pubblica pro capite, e ultima tra quelli del G7 (dati 2023). La spesa sanitaria pubblica italiana è pari a circa il 6,2% del PIL, percentuale inferiore sia alla media OCSE (6,9%) sia alla media europea (6,8%)”.
“In questo scenario per niente idilliaco, anche quest’anno la Regione Toscana chiude il bilancio della sanità in pareggio. Sono stati resi noti i primi dati provvisori del Sistema di Garanzia 2023 per l'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA): la Toscana è prima tra le regioni italiane insieme al Veneto, il che testimonia che ci troviamo di fronte ad un Sistema sanitario regionale d’eccellenza”.
“Tornando ai problemi del Sistema sanitario nazionale, in Italia abbiamo una legge che limita il tetto di spesa per il personale sanitario. Ma i medici sono pochi rispetto ai bisogni: la società italiana è sempre più anziana e sempre meno giovani vogliono studiare medicina, il che riguarda soprattutto certe specializzazioni fondamentali, come la medicina di emergenza urgenza. I medici in Italia sono malpagati e si trovano troppo spesso a fare turni massacranti proprio a causa della carenza di personale, ormai diventata cronica. Per questo, sono sempre di più coloro che decidono di lasciare l’Italia e andare a lavorare all’estero”.
“A risentire maggiormente delle criticità del Sistema sanitario nazionale sono le aree periferiche e interne, che abbondano nella nostra provincia. Il piano per la Medicina Territoriale della Regione Toscana credo offra, almeno in parte, una soluzione. Con le Case di comunità, per esempio, la popolazione avrà a disposizione delle strutture in cui si integrano i servizi sanitari e sociali: un punto di accesso unico in cui si potranno trovare medici di medicina generale, specialisti, infermieri, ma anche assistenti sociali”.
“Ed è proprio a Follonica che, dal 2026, sarà in funzione una delle Casa di comunità presenti in Toscana, che andrà rispondere ad alcune delle criticità che la sanità territoriale sta vivendo e che il sindaco Matteo Buoncristiani ha citato in un lungo post su Facebook. Tra queste, la carenza di medici di medicina generale. Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente i medici di medicina generale dell’Area funzionale territoriale follonichese che, con il pensionamento di un collega, hanno deciso di rendersi disponibili prendendo in carico i suoi pazienti, assicurando loro un servizio essenziale”.
“I problemi restano e si può sempre migliorare, ma non si può dire che la Regione Toscana sia rimasta ferma ad aspettare. Anzi, è sempre stata pronta a trovare soluzioni innovative in poco tempo per mantenere un sistema sanitario interamente pubblico”, conclude Spadi.