Servizio civile regionale: approvata la legge per potenziarlo

Prevista anche l’armonizzazione con il servizio civile universale. L’approvazione del Consiglio regionale con il voto favorevole di Partito democratico, Italia Viva e Movimento 5 Stelle e l’astensione di Lega, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto – Toscana Domani

Firenze: “Un servizio civile regionale più moderno ed efficace e più vicino alle esigenze dei giovani, armonizzato con la disciplina nazionale” è questo l’obiettivo annunciato dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) durante l’illustrazione della proposta di legge in Aula che cambia anche il nome del servizio civile da ‘nazionale’ a ‘universale’. L’atto è stato approvato a maggioranza con il voto favorevole di Partito democratico, Italia Viva e Movimento 5 Stelle. Si sono astenuti Lega, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto – Toscana Domani.

Tra le novità illustrate dal presidente Bugliani che ha sottolineato come “la riforma risponda alla necessità di migliorare e potenziare il servizio civile con l'introduzione di maggiori strumenti di tutela e partecipazione per i giovani avviati al servizio”, una semplificazione e una maggiore uniformità della possibile articolazione dell’orario di servizio per ogni progetto, per semplificare la gestione dei registri delle presenze da parte degli enti e velocizzare il controllo degli stessi da parte dell’Ufficio regionale.

È prevista poi una maggiore uniformità con il servizio civile universale, eliminando quelle previsioni che costituiscono un aggravio di procedure sia per gli enti che per i giovani e che a livello nazionale sono state eliminate già da alcuni anni, quali l’abrogazione dell’obbligo di esibire una certificazione medica attestante l’idoneità del giovane a svolgere il servizio civile regionale. E questo ha spiegato il presidente Bugliani “permetterà di eliminare i costi a carico del Servizio sanitario regionale”.

Previsto poi un ampliamento delle possibilità per i giovani di svolgere il servizio civile regionale, consentendo loro di poter ripetere l’esperienza fino ad un massimo di due volte – seppur con alcune limitazioni – e consentendo a chi ha già svolto il servizio civile nazionale o universale di poter svolgere il servizio civile regionale. Viene poi eliminato il rimborso spese di viaggio per i membri della Consulta regionale per il servizio civile. Viene infine stabilito un riallineamento, in caso di finanziamento con fondi comunitari, delle procedure di emanazione dei bandi progetti, nonché di approvazione e finanziamento degli stessi, ma anche di ammissione al servizio dei giovani selezionati.