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Scontri fuori dallo stadio di Grosseto: ancora una volta, in prima linea, i Poliziotti
Grosseto: “Ancora una volta, il teatro dello scontro non è stato il campo da gioco, ma l’area fuori dallo stadio. Domenica scorsa, dopo la partita tra Grosseto e Livorno, la solita follia ultras ha visto protagonisti gruppi di tifosi che si sono scontrati con le Forze dell’Ordine. Solo grazie alla straordinaria professionalità dei colleghi impiegati nel servizio di ordine pubblico si è evitato che la situazione degenerasse ulteriormente”. Dice Emanuele Viciani Segretario Regionale SAP.
“Ma il punto è proprio questo: - prosegue - per quanto ancora dovremo assistere a queste situazioni? Quanti altri scontri, quante altre aggressioni, quanti altri rischi dovremo affrontare prima che si capisca che il calcio deve essere una festa e non un campo di battaglia? Non è accettabile che chi indossa una divisa per garantire la sicurezza pubblica debba diventare il bersaglio di chi sfoga le proprie frustrazioni nel nome di un presunto tifo.
E tutto questo accade proprio nei giorni in cui ci avviciniamo al 2 febbraio, anniversario della tragica morte dell’Ispettore Filippo Raciti, ucciso mentre svolgeva il suo dovere durante il derby di Catania nel 2007. Un nome che dovrebbe essere inciso nella coscienza di tutti, un simbolo del sacrificio di chi, ogni giorno, rischia la vita per garantire la sicurezza degli altri. Ma a quanto pare, a distanza di 17 anni, non abbiamo ancora imparato nulla. Ancora oggi ci troviamo di fronte a tifosi che trasformano gli stadi in scenari di scontro e a una società che troppo spesso si gira dall’altra parte. Questa Segreteria Regionale unitamente alla Segreteria Provinciale di Grosseto, dicono BASTA! Come S.A.P. diciamo basta con la violenza negli stadi, basta con la tolleranza verso chi usa il calcio come pretesto per distruggere, aggredire e ferire. Servono pene certe, DASPO effettivi e una cultura del tifo sano che parta dalle scuole, dalle famiglie, dalle istituzioni. Non vogliamo altri Raciti, non vogliamo altre tragedie. Vogliamo stadi sicuri e rispetto per chi lavora per la collettività.
Il nostro pensiero va ai colleghi impegnati negli scontri di Grosseto e a tutti quelli che, ogni domenica, indossano il casco e lo scudo per difendere la sicurezza di tutti. Ma il nostro pensiero, oggi più che mai, è per Filippo Raciti e per il suo sacrificio. A lui e alla sua famiglia va il nostro eterno rispetto e il nostro impegno affinché il suo nome non sia vano”, termina la nota.