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Scarlino, PCI: “Progetto Iren e le contraddizioni della politica”
Scarlino: “Tutti o meglio quasi tutti salgono sul carro del vincitore per il progetto Iren quando i giochi sono fatti. Questa è l’opinione del PCI delle Colline Metallifere rispetto alle numerose prese di posizione sulla stampa e sui media da parte di esponenti politici locali.
La risposta di Fratelli d’Italia lascia perplessi – commentano dalla segrtereia del PCI - la scelta di votare no all'impianto Iren fa sorgere spontanea una domanda: crediamo che lo sviluppo turistico sia importante e vada incentivato ma riteniamo che un insediamento produttivo di queste dimensioni possa garantire posti di lavoro e un ulteriore incremento d'impresa sia altrettanto fondamentale per una zona che è stata governata da scelte approssimative che hanno cavalcato spesso posizioni estreme riducendo l’attività industriale che va controllata, monitorata, seguita ma non può essere messa fuori dal contesto economico.
Certamente la prudenza ci vuole e dobbiamo attendere di conoscere i vari protocolli ma confidiamo che questa volta ci sia una volontà molto concreta che si traduce in opportunità lavorativa per molti e fa uscire da una situazione di crisi tutta l’area delle Colline Metallifere. Magari su Venator ci fosse stata la stessa attenzione politica e istituzionale per uscire da una crisi che ancora si trascina senza sapere lo sbocco.
E in questo, come per la questione Venator, non si può che riconoscere il ruolo da protagonista avuto dall’amministrazione guidata da Travison. Difficile è comprendere voti contrari se non per questioni di spicciolo consenso che non portano a raggiungere quei risultati sperati soprattutto da giovani e famiglie.
A Fratelli d’Italia si sovrappone invece il PD che dalla bocca del suo Parlamentare Simiani, vuole fare proprio il risultato raggiunto in primo luogo sminuendo quanto scelto dal comune di Scarlino sul quale insistono tutti gli impianti industriali e che ci risulta non sia ancora frazione di Follonica alla cui amministrazione interessa sicurezza, ubicazione e sviluppo degli impianti come interessa tutti gli altri comuni della zona.
La sinergia c’è stata ma è giusto riconoscere il ruolo fondamentale del comune di Scarlino che è stato trainante rispetto all’immobilismo sullo sviluppo industriale e sull’occupazione che si è respirato in decenni da parte del PD e dei suoi esponenti locali, regionali e parlamentari. Poi l’altro aspetto che tocca Simiani è quello della Multiutility che sta nascendo in Toscana, l’ennesimo carrozzone che andrà a gestire molti servizi e sul quale vi è netta contrarietà non solo da parte nostra e di altre forze politiche ma vi è un parere della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti che con una specifica deliberazione sul parere richiesto dal Sindaco del Comune di Loro Ciuffenna, dà sostegno alle ragioni di chi da sempre, come il Partito Comunista Italiano, ha detto no alla Multiutility.
Ciò rimette in discussione l’intera operazione che, attraverso l’apertura ai privati e la quotazione in borsa, prefigura una privatizzazione di infrastrutture strategiche che per legge devono rimanere di proprietà pubblica e in gestione pubblica”, termina la Segreteria PCI Grosseto e Colline Metallifere.