Sanità, sindacati: 'Penale mancato preavviso'
Grosseto: "A fronte delle numerose segnalazioni che continuano ad arrivare in tutta la Toscana, da parte di tanti Infermieri e operatori Socio Sanitari che, assunti con procedura d'urgenza legata alla pandemia da Covid, si sono visti applicare dal precedente datore di lavoro la penale per mancato rispetto dei termini di preavviso di licenziamento, le scriventi OOSS si fanno promotrici di una iniziativa nei confronti della Regione Toscana volta ad ottenere un risarcimento per le tante lavoratrici e i tanti lavoratori interessati", così apre la nota di USB P.I., USI Sanità, Cobas U.S.R, Cobas PI Sanità, CUB Sanità.
"Da marzo 2020 a oggi, infatti, - prosegue la nota - sono centinaia le lavoratrici e i lavoratori reclutati dalle graduatorie concorsuali dalle varie AASSLL e Aziende Ospedaliere Toscane per fronteggiare l'emergenza pandemica e l'entrata in servizio, data l'eccezionalità del contesto, era prevista entro una settimana dalla chiamata. Nello specifico risultano assunti con procedura di emergenza dalle relative graduatorie concorsuali, 2516 Infermieri fino all' 11 novembre 2020 e, al 22 ottobre 2020, 369 Operatori Socio Sanitari.
La Regione Toscana, con l'Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n° 19 del 25 marzo 2020, nel dare avvio al reperimento emergenziale di personale Sanitario e Socio Sanitario, nulla prevedeva in quanto a esonero dal termine di preavviso per il personale che, reclutato, fosse già titolare di rapporto di lavoro e, solamente il 13 novembre 2020 viene posto parziale rimedio, con altra Ordinanza, alla problematica del rispetto dei termini di preavviso, prevedendo l'esenzione per quelli superiori al mese sulla scia di quanto disposto in precedenza da altre Regioni.
Di queste quasi 2900 persone, tante avevano già un contratto di lavoro in essere e tuttavia, in ragione dell'urgenza dettata dalla pandemia, hanno risposto con sollecitudine e prontezza alla chiamata della Regione Toscana sapendo benissimo che sarebbero stati destinati alla "prima linea" della lotta e del contrasto al Covid 19. Il risultato di tanta disponibilità mostrata e del senso di responsabilità collettiva che li ha animati, è che a queste persone, a queste lavoratrici e lavoratori, è stata applicata dal precedente datore di lavoro la penale, invero onerosa, per mancato rispetto dei termini di preavviso di licenziamento.
Per le ragioni sopra esposte, le scriventi OOSS hanno inviato al Presidente della Regione Toscana, all'Assessore alla Salute e ai Gruppi Politici Consiliari, la richiesta di porre rimedio a questa vera e propria ingiustizia che, oltretutto, penalizza in maniera considerevole chi è stato reclutato prima del 13 novembre, e della quale si sembra essere consapevoli tanto da cercare di sanarla, seppur parzialmente.
Chiediamo con forza che la Regione Toscana si attivi, con le modalità che riterrà più opportune, per verificare il numero effettivo delle lavoratrici e dei lavoratori che risultano interessati e che venga costituito quindi un fondo, da quantificare una volta verificato il numero degli Operatori coinvolti, mediante il quale si provveda a rifondere, in tutto o in parte, quanto trattenuto per la penale di mancato preavviso. Crediamo che, così facendo, la Regione Toscana affermerebbe un principio di equità di trattamento, oltre a rendere palese il riconoscimento del ruolo fondamentale che tanti Infermieri e tanti Operatori Socio Sanitari hanno svolto, e continuano a svolgere, nel contrasto all'emergenza pandemica, e costituirebbe un inequivocabile segnale di attenzione e rispetto da parte delle Istituzioni Regionali", cos' termina la nota di USB P.I., USI Sanità, Cobas U.S.R, Cobas PI Sanità, CUB Sanità.