Sanità: Regione al lavoro per stabilire criteri migliore distribuzione del personale

Audizione in commissione dell’assessore Simone Bezzini. Tre gruppi di lavoro stanno stabilendo i criteri per ridurre le criticità come nel caso dei medici dei pronto soccorso

Firenze: La commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) ha tenuto oggi, 26 ottobre, un’audizione dell’assessore regionale Simone Bezzini in merito alle politiche del personale nel sistema sanitario toscano.

Durante il suo intervento Simone Bezzini ha sottolineato come “in Toscana la maggior parte dei nuovi posti di lavoro creati in concomitanza con l’emergenza pandemica siano a tempo indeterminato e necessitino ora in alcuni casi di un ricollocamento”. L’assessore alla Sanità si è augurato che “la collaborazione continui in modo fruttuoso anche con il nuovo Governo sottolineando poi i punti fondamentali per la Regione: Il riconoscimento sul lato finanziario delle spese covid e in questo momento storico dei costi della bolletta energetica; l’adeguamento del Fondo sanitario nazionale; la necessità di modificare i tetti alla spesa del personale che a volte determinano effetti perversi”.

“Come Toscana - ha proseguito - abbiamo anche segnalato l’esigenza di una normativa speciale sui pronto soccorso perché necessitano di interventi speciali a livello nazionale. Noi stiamo ragionando su interventi straordinari a livello regionale, ma la competenza primaria su questa materia è nazionale. Inoltre stiamo ragionando su qualche iniziativa di tipo regionale, anche se sappiamo che il tema dell’emergenza-urgenza è una grande questione nazionale. Così come quella tante volte sollevata anche dal Consiglio regionale di costruire qualche norma di natura speciale che incentivi i professionisti che lavorano in aree marginali, negli ospedali e nei presidi di montagna, nelle isole”.

“Come Regione - ha concluso - vorremmo all’ordine del giorno anche il tema di come vengono allocate le risorse che riguardano i costi del personale, in particolar modo con riferimento ai rinnovi contrattuali. Il contratto del comparto è stato siglato poche settimane fa, contratto che produce dei benefici per le lavoratrici e i lavoratori ma produce anche un assorbimento delle risorse di bilancio. Rinnoviamo la richiesta che queste risorse destinate ai rinnovi non siano allocate in quota d’accesso al finanziamento del Fondo sanitario nazionale, ma sulla base del numero dei dipendenti. Questa è una richiesta che rifaremo anche al nuovo Governo”.

Durante l’audizione dei tecnici dell’assessorato sono stati evidenziati molti dati sulla sanità toscana, con la spesa complessiva ordinaria passata dai 2miliardi e 843milioni del 2017 ai 3miliardi e 322milioni del 2021. E’ arrivata poi la conferma che il 93% del personale ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato, il 3% è a tempo determinato e il restante 4% riguarda i contratti atipici. Per trovare le giuste risposte alle esigenze di personale sono stati poi avviati tre gruppi di lavoro che si stanno occupando, ascoltando anche i sindacati di settore, di infermieri, tecnico-sanitari e dirigenza medica con l’obiettivo di stabilire criteri oggettivi per stabilire cosa manca creando criteri omogenei per tutta la regione.

Il vicepresidente Andrea Ulmi (Lega) ha chiesto infine durante i lavori della commissione i piani dei fabbisogni che le aziende inviano all’ assessorato, dati che saranno comunicati appena disponibili.