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Sanità: Giani, il modello toscano ha tenuto nonostante la pandemia
Il presidente della Giunta regionale ha risposto all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi
Firenze: “Questa interrogazione parte da un presupposto giusto: ‘premesso che in conseguenza della pandemia i sistemi regionali, compreso quello toscano, hanno affrontato ingenti spese per la gestione dei pazienti e per la campagna vaccinale’”. Questo l’esordio del presidente Eugenio Giani, in riferimento all’atto del portavoce dell’opposizione, Marco Landi, per poi dissentire sulle spese “in parte ‘ammortizzate’ dalla mancata effettuazione di prestazioni ambulatoriali e chirurgiche non urgenti”. Il Governatore ha sottolineato che il modello toscano non solo ha tenuto sul fronte degli interventi ma, grazie all’assunzione di 4000 addetti, ha anche abbattuto le liste di attesa.
In tema, invece, di “paventato rischio di commissariamento”, Giani è stato categorico: “abbiamo chiuso il bilancio 2021 in pareggio”. Inoltre, secondo il Presidente, è inusuale che i diversi “preso atto” della interrogazione, in tutto sette, riportino articoli di stampa: “di cosa si parla? Devo forse commentare le diverse rassegne?”, ha commentato. Infine, “L’atto si risolve a chiedere a quanto ammonta lo ‘squilibrio’ di bilancio”, ha continuato, invitando a non dare letture negative: “Potrò rispondere ad aprile quando avrò un quadro completo tra voci attive e passive, nella speranza che il suo Governo, nella manovra di 35 miliardi, si ricordi che esiste la sanità”.
“Insoddisfatto della risposta” si è dichiarato Marco Landi, che ha spiegato come l’interrogazione fosse nata come “uno strumento per capire a che punto siamo arrivati” e come anche le diverse rassegne potessero far conoscere l’orientamento della Giunta. “Fare chiarezza su un tema così importante e delicato come la sanità è fondamentale – ha sottolineato il portavoce dell’opposizione – e nella sua risposta non ho trovato concretezza, a partire dalle liste di attesa, che non sono certo un tema risolto”. Landi ha infine riproposto due quesiti: “quali sono le misure che la Giunta regionale intende prendere e se esclude esplicitamente ritocchi all’imposizione fiscale regionale a carico dei cittadini toscani”. “Su questi punti non ho avuto alcuna risposta”, ha concluso.