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Regione: approvato il bilancio consolidato 2021
Dall’atto emerge un passivo di 30 milioni e 600mila euro fortemente condizionato dalla pandemia
Firenze: Approvato dall’Aula del Consiglio regionale, a maggioranza, il bilancio consolidato per l’anno 2021 che comprende i risultati della gestione della Regione – compresi quelli relativi all’Assemblea legislativa – e degli enti, organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate.
Durante l’illustrazione il vicepresidente della commissione Controllo Andrea Pieroni ha sottolineato come “si tratti di un adempimento introdotto 10 anni fa per avere una visione d’insieme che offrisse uno strumento utile per la programmazione e la gestione”.
“Il bilancio consolidato – ha spiegato – si è chiuso con un risultato economico negativo di circa 30 milioni e 600mila euro, in larga parte derivato dai conti della Regione. Gli indirizzi fissati dalla Regione stessa”, ha aggiunto il vicepresidente Pieroni, sono stati quelli “del contenimento dei costi, del pareggio di bilancio e del mantenimento del livello dei servizi. Indirizzi recepiti, ad eccezione di Artea, che ha chiuso il bilancio con una perdita di 22mila euro, e dell’Autorità portuale regionale, che non ha trasmesso i dati nei tempi utili. Si tratta di un dato negativo rispetto ai 323 milioni di euro di attivo dell’anno precedente fortemente condizionato dalla pandemia con una spesa di 83 milioni di euro superiore alle risorse disponibili del servizio sanitario regionale. Ma a pesare sono anche i maggiori costi per i contratti di servizio del trasporto pubblico locale, pari a circa 41 milioni; i maggiori trasferimenti alle imprese per 30 milioni; il contributo straordinario da 96 milioni alla Aziende sanitarie locali per fronteggiare le perdite sui bilanci 2020 e infine minori proventi straordinari per oltre 76 milioni di euro e per 20 milioni in conto capitale”.
“Il valore della produzione – ha aggiunto Pieroni, - è stato pari a 10 miliardi e 591 milioni di euro con la voce attiva più importante che è quella dei proventi derivanti dai tributi pari a 8 miliardi e 826 milioni con 7 miliardi e 300 milioni destinati al Servizio sanitario regionale”.
Il presidente della commissione Alessandro Capecchi ha parlato di “uno strumento importante per leggere in trasparenza il bilancio della Regione come capogruppo del Gruppo Amministrazione Pubblica”. Aggiungendo che dal perimetro viene esclusa una società per azioni come quella delle Terme di Montecatini, che pure è partecipata al 70% dalla Regione Toscana e ha una situazione debitoria molto complessa”. Il presidente della commissione ha sottolineato “il ritardo con cui i dati sul bilancio consolidato sono stati trasmessi al Consiglio regionale e alle commissioni competenti”.
“Il primo dato che balza agli occhi - ha aggiunto – è la perdita di oltre 30 milioni di euro e stride con quello positivo per 323 milioni dell’anno precedente. C’è poi un altro dato da evidenziare nel bilancio consolidato: si considerano come patrimonio netto 55 milioni di euro come provenienti da FIDI Toscana, e vedremo se questo dato verrà mantenuto”. Da sottolineare, per Alessandro Capecchi anche l’aumento dei costi del trasporto pubblico, ma il dato che più preoccupa sono i 96 milioni di euro buttati nel calderone della sanità a cui vanno aggiunti i 46 milioni previsti nella terza variazione, che si vanno ad aggiungere a quelli già stanziati per appianare i debiti della nostra sanità”.
A nome della Lega è poi intervenuto il consigliere regionale Massimiliano Riccardo Baldini: “Debbo rilevare l’importanza di ritornare con una riflessione sul fatto che le commissioni debbano poter svolgere un lavoro completo, e questo è un aspetto importante. Discutiamo di atti che riguardano le tasche dei cittadini e gli investimenti per le imprese e non possiamo ricevere i documenti in tempi ristretti. Nei nostri atti e nello Statuto su questo tema c’è un richiamo molto preciso. Mi auguro che dai prossimi appuntamenti si possa cercare di ovviare a questa situazione”. Baldini ha poi evidenziato “il risultato economico negativo” e espresso preoccupazione “su temi come FIDI Toscana, sistema termale e fieristico che vanno approfonditi”.
La consigliera regionale del Partito democratico Anna Paris ha invece voluto evidenziare come “in un anno straordinario come il 2021, condizionato dalla pandemia, fosse scontato che anche il bilancio consolidato fosse pesantemente influenzato”. Anzi - ha concluso – “sono convinta che potesse anche andare peggio, ci si è dimenticati troppo presto di come fossero messi i nostri ospedali e come fosse sotto pressione il sistema sanitario regionale”.
I principali dati economici
I soggetti che fanno parte del Gruppo Amministrazione Pubblica (Gap) di Regione Toscana, inclusi nel perimetro del consolidamento, sono così suddivisi: accanto al Consiglio Regionale della Toscana, quale organismo strumentale; 26 Enti strumentali controllati e loro società partecipate indirette; 8 Enti strumentali partecipati; 10 Società controllate e loro partecipate indirette; 4 Società partecipate.
Il valore della produzione si attesta intorno ai 10 miliardi e 591 milioni, in leggero aumento rispetto all’anno precedente; i costi della produzione sono circa 10 miliardi e 488 milioni, in aumento di oltre 360 milioni rispetto all’anno precedente. Ciò determina un risultato della gestione operativa fissata in 103 milioni di euro, in considerevole riduzione rispetto al 2020, quando tale valore si attestò a circa 290 milioni di euro. Un dato che si giustifica in gran parte con i maggiori costi sul bilancio regionale, per l’emergenza Covid 19, che ad esempio ha visto superata di oltre 83 milioni la spesa per trasferimenti correnti, rispetto alle risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario nazionale.
Sul fronte degli investimenti, questi ammontano a 1,27 miliardi, mentre la liquidità risulta di 2,29 miliardi. Il patrimonio netto risulta negativo per oltre 836 milioni di euro ed è determinato dall’attività istituzionale svolta dalla Regione Toscana, che attraverso la promozione dello sviluppo socio-economico del territorio mediante i contributi agli investimenti a soggetti pubblici, ha contribuito ad incrementare la dotazione patrimoniale degli stessi. Al contrario, tutti gli enti e le società oggetto del consolidamento fanno rilevare nei loro bilanci di esercizio un patrimonio netto positivo.
Ultima notazione relativa alla valutazione del Collegio dei Revisori dei Conti che, esprimendo parere favorevole, ha sottolineato come il bilancio consolidato del Gap per l’esercizio 2021 “offre nel suo complesso una rappresentazione corrispondente alle risultanze dei rendiconti oggetto di consolidamento”.
(di Emmanuel Milano e Paola Scuffi)