Porti. Comitato Talamone: "Comune faccia trasparenza su gara per approdo in Maremma"

Talamone: Il Comitato Salviamo Talamone chiede che il Comune di Orbetello garantisca la massima trasparenza per la vicenda relativa alla trasformazione dell’approdo di Talamone - cittadina in provincia di Grosseto - in porto turistico. In particolare «l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Casamenti - si legge nella nota - deve fare chiarezza sulle interlocuzioni con la Società Porto Turistico di Talamone, il cui progetto per la darsena della Maremma, approvato a cavallo di Ferragosto, pare godere di una inedita corsia preferenziale. Non si capisce a quale titolo, come emerge testualmente dal verbale dell’assemblea della stessa Società, svoltasi lo scorso 25 giugno, il Comune abbia anticipato le sue volontà e determinazioni politiche a un soggetto in gara per una concessione pubblica. Nel verbale, si dice espressamente che "il giorno 3 luglio il cda e gli avvocati si recheranno in Comune per un primo incontro atto a chiarire i tanti punti del cammino procedurale. Dopo questo incontro e dopo la data del 10 luglio entro la quale il Comune si è impegnato a produrre una delibera di giunta in favore della pubblicazione del progetto, organizzeremo una nuova assemblea per informare e deliberare in merito agli impegni per l’eventuale prosieguo". Il 25 giugno, dunque, la Società Porto Turistico di Talamone era preventivamente a conoscenza di quanto avrebbe successivamente posto in essere l’amministrazione comunale orbetellana. La questione, pertanto, merita approfondimenti e pone alcuni, importanti interrogativi. Perché il Comune ha anticipato atti ufficiali, non ancora formalmente esistenti, a un soggetto privato e in gara, garantendo così un vantaggio competitivo a danno di eventuali concorrenti? E come mai lo stesso Comune ha pubblicamente parlato della gara in questione, il 29 agosto, soltanto dopo le nostre prese di posizione pubbliche della scorsa settimana e non in concomitanza con la delibera del 16 agosto? La risposta a questi interrogativi diventa centrale affinché sia assicurata trasparenza a questa operazione che, per ora, appare avvolta nell’ombra e gestita con logiche almeno apparentemente lontane dalla tutela degli interessi collettivi».