Pitigliano, il Comune vince la vertenza contro il concessionario della piscina comunale

Pitigliano: Il Comune vince la vertenza contro il concessionario della piscina comunale: rifiuta la transazione e recupera quasi 60.000 euro di mancati rimborsi di consumi di energia e canoni non pagati. Respinta anche la condanna al pagamento di 50.000 euro richiesti dal concessionario per la temporanea chiusura

Il Tribunale di Grosseto, pronunciatosi nell'opposizione a decreto ingiuntivo presentata dai soggetti appartenenti al Raggruppamento Temporaneo d'Impresa, concessionario della piscina comunale dal 2009, ha confermato l'esistenza del credito del Comune di Pitigliano, condannando i soggetti del raggruppamento al pagamento dei canoni di concessione non corrisposti per gli anni 2010 e 2013 (che la precedente Amministrazione guidata dal Sindaco Camilli non aveva mai richiesto giudizialmente) e 2022, nonché a rimborsare tutte le spese relative ai consumi di energia elettrica e gas riferiti alla piscina nel periodo compreso tra novembre 2021 e giugno 2022, anticipate dal Comune; il tutto per complessivi € 57.624,3 oltre interessi dal dovuto al saldo.

Respinta anche la domanda riconvenzionale con la quale il concessionario chiedeva di condannare il Comune al pagamento della somma di 50.000 euro per un asserito danno, che sarebbe dipeso dalla chiusura forzata della piscina nel biennio 2015-2016 per l'esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria.

La vicenda giudiziaria, che ha visto il Comune ottenere in tempi brevi il pieno risultato sperato, è ancor più di soddisfazione per l'Amministrazione comunale perché, raggiunta negli ultimi mesi da insistenti richieste di addivenire ad un accordo transattivo (molto al ribasso), ha deciso di confermare la propria fiducia nel percorso giudiziario e attendere la sentenza.

Oggi, quindi, con il recupero di un credito di quasi 60.000 euro e la vittoria anche in punto di spese legali, il Comune di Pitigliano può dirsi più che mai contento dell'indirizzo mantenuto, con lungimiranza e corretta ponderazione della scelta, e della perseveranza con la quale è riuscito a coltivare anche crediti "dormienti" lasciati dalla precedente amministrazione.