PCI: "Tutto bene in sanità? Così ci vogliono fare credere"

Grosseto: "Facciamo finta che tutto va bene, questo era il motivo di una canzone di Costanzo interpretata da Ombretta Colli del 1975 che si sposa con le recenti uscite sulla sanità con le quali, da parte dei vertici aziendali e politico - istituzionali, si continua a sostenere appunto che tutto va bene. Non la pensa così un residente a Massa Marittima che si firma ma chiede riservatezza da parte dei media, sul nome e ci racconta quello che ha passato per portare in piazza quello che gli sta succedendo che smentisce sul campo le dichiarazioni dei giorni scorsi.

"Martedì della scorsa settimana, mentre stava lavorando con una mola per togliere la vernice a delle sbarre di ferro è partita una setola di acciaio che mi ha trapassato la camicia e mi si è conficcata nell' avambraccio. L'impatto non è stato avvertito sino al venerdì quando si è accorto di avere il braccio gonfio e successivamente ha cominciato a fare acqua mista a sangue. Il sabato, non attenuandosi il problema, mi sono reso conto di avere qualcosa dentro al braccio e il giorno successivo, non migliorando, mi sono recato, di primo mattino della domenica (6:30), al pronto soccorso. Lì sostavo in attesa fino alle 11,30 solo per fare una radiografia perché la radióloga è solo reperibile) e presente solo iper casi gravi.

Mi hanno fatto l'impegnativa per una visita ortopedica e lunedì, sono andato di nuovo. L'ortopedica mi ha detto che non me la poteva togliere perché bisognava andare in sala operatoria e non poteva chiudere l'ambulatorio delle visite, allorché mi ha indirizzato di nuovo al PS dicendo che dovevo fare cambiare la dicitura del foglio di entrata da visita ortopedica a visita chirurgica, così forse, me la avrebbero tolta subito. Ho fatto quanto chiesto ma il medico mi ha detto che lui era impegnato a fare altre cose, e non poteva perdere tempo con me. Tornato in ortopedia ho visto il medico arrabbiarsi ma il problema è rimasto tale ed io sono stato messo in lista di attesa con una setola di 2,2 cm piantata nel braccio con il rischio che mi faccia infezione e devo stare attento a come nuovo il braccio per evitare conseguenze peggiori".

" Questa situazione, commenta Daniele Gasperi, dimostra come la teoria sia una cosa e la realtà tutt'altra cosa. Mancano i radiologi e quelli che ci sono fanno il possibile, spesso l'impossibile ma per i miracoli ci vuole ben altro. Stessa cosa evidentemente per i medici che evidentemente non hanno il dono dell'ubiquità e fanno quello che possono. Infine il pronto soccorso dove c'è sempre affanno e la prima emergenza-urgenza è proprio quella dello stesso pronto soccorso. Il cittadino si chiede se sia "normale questa è la situazione". Secondo noi no ed è un pezzo che lo diciamo e nessuno vuole mettere la croce - conclude Gasperi - sui medici o portare discredito all'immagine del presidio ma neppure si possono nascondere verità scomode sulle quali si deve intervenire perché non è che facendo finta che "tutto va bene" si risolvono i problemi", Daniele Gasperi - segreteria PCI Colline Metallifere