'Passi in avanti'. Vittorio Marzocchi presenta il suo libro

Grosseto: Questo pomeriggio alle 18:00, presso la sede della Pro Loco di Grosseto, Vittorio Marzocchi presenta il suo libro "Passi in avanti". E' la storia del Movimento operaio e contadino in Maremma tra il 1900 e il 1960. Insieme all'autore saranno presenti l'editore Stefano Innocenti, l'ex direttore della Chelliana Valerio Fusi, Paolo Nardini dell'Archivio tradizioni popolari. A coordinare l'incontro la giornalista Lina Senserini.

«Il volume, una ristampa del 1995 realizzato grazie al sostegno dell'Editore Innocenti e dei patrocinatori del progetto - spiega l'autore - intende testimoniare i decenni decisivi della  costruzione della identità civile del nostro territorio. Attraverso  256 pagine di narrazione, corredate da circa 200 immagini  e articolato in otto capitoli dedicati a momenti fondativi della storia dei partiti della Sinistrasi,si  dipana il  cammino di una crescita,anche umana e culturale,della sua popolazione, i momenti di un riscatto sociale che attraversa varie e difficili prove di maturità.Si parla e parlanogli operai,,ma anche le donne e i giovani. Dalla formazione delle prime organizzazioni della fine dell'800 ,il popolo dei lavoratori descrive una trama di lotte che diventano scuola di democrazia. I “bifolchi”delle campagne e gli operai delle rocce imparano il valore dell'unità e della solidarietà, la condivisione degli ideali, il sapore delle conquiste e il peso  delle sconfitte.

Le Leghe coloniche, le Camere del lavoro sindacali, i Partiti diventano una sorta di seconda casa dove si può alzarsi in piedi ,prendere la parola e cominciare a cambiare la propria condizione e quella  comunitaria. Il ventennio buio del Fascismo e la ferocia invasiva del Nazismo prima e poi la sfida  della  Democrazia suonano la campana della responsabilità per  i lavoratori che non faranno mancare la loro risposta e il loro contributo.La presenza in forza a questi appuntamenti fondamentali si rinnoverà, nella conquistata libertà, di fronte ai nuovi problemi e ai nuovi padroni, i latifondisti assenteisti delle campagne e i padroni del sottosuolo. I “sottoposti” delle campagne e i lavoratori delle“nuove caverne”diventano cittadini a pieno titolo, indossano le vesti dei liberatori in armi, si trasformano in salvatori della libertà,in autentici patrioti.

Da questa esperienza e dalla appartenenza di classe, nella difesa del lavoro delle campagne,della vita sotterranea delle  miniere, prima depredate e spremute e poi abbandonate,acquisiscono la consapevolezza necessaria per  indicare la strada dello sviluppo economico, conquistare da attori principali le pagine di libri e di films,si elevano al ruolo di dirigenti del Movimento operaio e contadino,alimentano e danno ossigeno vitale alle membra e alle idee dei partiti della Sinistra, assolvendo alla funzione di nuova classe dirigente nazionale,a fronte della fuga dalle responsabilità della vecchia elite dominante. Consapevoli di offrire un racconto e  una rappresentazione parziale della  realtà maremmana, vista con l'ottica delle classi subalterne, riteniamo che questa  memoria storica, questo  racconto comune da nuovi protagonisti  possa rappresentare un patrimonio da conservare, condividere e rinnovare, ma capace al tempo stesso  di fornire elementi di riflessione e di orgoglio per le sfide del nuovo millennio».