"Non chiamatelo raptus", finissage della mostra dell'artista Anarkikka

Appuntamento venerdì 25 novembre, ore 18, al negozio Coop di Castel del Piano

Castel del Piano: Si chiude l’esposizione amiatina delle opere dell’artista Anarkikka nella giornata più simbolica dell’anno per la lotta contro le discriminazioni: il 25 novembre, internazionalmente dedicato al contrasto alla violenza sulle donne.

Le Brigitte, ovvero il gruppo di donne che hanno organizzato la mostra prima ad Arcidosso e poi a Castel del Piano, raccontano le reazioni ed invitano all’evento finale: “La presentazione del libro ‘Smettetela di farci la festa’ con Stefania (Stefania Spanò, in arte Anarkikka, l’autrice) è stata un successo, c’è stata una bella partecipazione e le persone erano attratte, curiose. Al negozio Coop l’approccio è stato diverso, perché è un ambiente in cui non ti aspetti di trovare una mostra, ma ha suscitato ugualmente interesse. L’invito adesso è per venerdì 25, alle 18 ci sarà una sorpresa, poi saremo tutte al negozio per parlare, incontrarci ed infine fare un piccolo brindisi insieme”.

“In qualche modo un primo piccolo obiettivo lo abbiamo raggiunto – proseguono le organizzatrici – attirare l’attenzione su un tema gigante ed attuale; abbiamo fatto una bella carica di energia per proseguire con i tanti progetti che abbiamo in mente. Alcune persone, già, ci hanno lasciato i contatti per entrare a far parte delle Brigitte attraverso il QR code che trovate alla mostra o sulla nostra pagina facebook: fare rete è fondamentale, il nostro sogno è crescere sempre di più”!

In questa settimana anche Coop Unione Amiatina ha lanciato la campagna per sostenere i centri antiviolenza accreditati che, attraverso sportelli di ascolto, servizi, case rifugio e di seconda accoglienza, ogni giorno mettono al sicuro e aiutano le donne e i loro bambini a uscire dalla spirale della violenza. Si può aderire acquistando il latte parzialmente scremato Coop, per l’occasione, vestito di rosa e le shopper firmate dall’illustratrice nigeriano-italiana Diana Ejaita. 

(foto da Facebook)