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Nascere a Grosseto, un modello di integrazione ospedale-territorio
Una giornata per parlare a 360 gradi della presa in carico delle future mamme e dei bambini
Grosseto: L’Azienda Usl Toscana sud est con la collaborazione dell’Ordine dei medici di Grosseto, attraverso la direttrice sostituta facente funzione di Ostetricia ginecologia Rita Puzzuoli e la dottoressa Gilda Rosaria Filardi, ha organizzato il convegno «Nascere a Grosseto, un modello di integrazione ospedale-territorio». All’incontro, dopo il saluto del direttore della Rete ospedaliera, Massimo Forti, hanno preso parte oltre 30 professionisti delle varie discipline afferenti.
Durante la mattinata sono state approfondite tematiche quali la gestione della gravidanza sul territorio, il libretto della Regione Toscana e l’App «hAppyMamma». Approfondimenti anche sui tipi di gravidanze: a basso, medio e alto rischio con focus sul percorso ostetrico, la diagnosi prenatale e sui rischi della gravidanza da procreazione medica assistita.
Durante la sessione dedicata al punto nascita sono stati illustrati gli interventi del Pronto soccorso ostetrico, dell’accesso diretto al triage, del codice rosa e del servizio di partoanalgesia con la presa in carico e il ricovero, la donazione del sangue cordonale.
Altri elementi sui quali sono intervenuti i professionisti della sanità grossetana sono la gestione del parto «Bro» (a basso rischio ostetrico), del parto ad alto rischio e del taglio cesareo, oltre all’assistenza al neonato, alla gestione dell’emorragia post partum. In conclusione anche un approfondimento sul puerperio nel territorio della provincia di Grosseto.
«Questa giornata segue a quella dell’8 Giugno, in cui avevamo messo in luce i percorsi ginecologici della nostra unità operativa - dichiara Rita Puzzuoli, direttrice sostituta facente funzione di Ginecologia ostetricia per la provincia di Grosseto - In questa occasione parliamo di percorsi ostetrici, integrazione ospedale territorio. La figura dell’ostetrica che affianca il ginecologo. In prossimità del parto c’è una rivalutazione del quadro e la rivalutazione del rischio che verrà nuovamente fatta al ricovero della paziente. Il nostro approccio è multidisciplinare perché se andiamo insieme è tutta un’altra cosa».
«Sono oltre 15 anni che a Grosseto abbiamo centralizzato i punti nascita e che è stata potenziata l’integrazione fra ospedale e territorio attraverso una rete - dichiara la direttrice sanitaria Asl Tse, Assunta De Luca - tutti i professionisti coinvolti hanno condiviso quanto fatto in questi anni durante il convegno al fine di migliorare sempre di più la risposta e la presa in carico delle future mamme».